Le signorine di Concarneau

signorineNessuno come Simenon riesce ad analizzare una vita.
Grazie ad un piccolo, e a volte, insignificante episodio l’esistenza dell’uomo viene esaminata a secco e scandagliata nelle sue piccole forme e abitudini.

Un artista. Niente da dire.
Le piccole miserie dell’esistenza. La vigliaccheria. Le paure.
A volte è la storia di un’anziana coppia.
In altre invece, un giovane figlio perduto.
Questo romanzo, in realtà è incentrato su diversi rapporti.
Fratello e sorella.
Uomo e donna.
Madre e figlio.
A fare da cornice, un paese abitudinario fatto di gente tranquilla e lavoratrice.
Un pescatore che oltre ad essere un uomo maturo è anche un bambino alle prese con le attenzioni delle sorelle, padrone assolute dei suoi vizi e dei suoi amori.
Una tragedia che sarà un’occasione di libertà. Da prendere al volo. Per non morire.
Scene quotidiane di amore egoista e insano.
Affetti sconfinanti in legami possessivi e chiusi.
Forse a volte noi stessi non ci accorgiamo di come sia difficile camminare con le proprie gambe.
E’ molto più semplice poter confidare sulle scelte degli altri, quando sono gli altri a scegliere per noi.
E ad un tratto la vita ci appare vuota. Non vissuta.
Abbiamo rinunciato ad un amore perchè alla nostra famiglia non piaceva.
Oppure abbiamo abbandonato l’idea della felicità perchè urtava con il pensiero collettivo…
Quante volte siamo condizionati dagli altri. Dalla loro opinione. Dal loro assenso.
E se invece fosse più semplice spiccare il volo… allontanarsi dalla paura del consenso, della delusione.
Non è mai cosa facile. A volte il condizionamento è addirittura invisibile.
E se avessimo avuto accanto persone diverse, la nostra vita sarebbe stata sempre la stessa?
Se avessimo dato ascolto solo alla nostra voce…
Se solo riuscissimo ad urlare più forte degli altri..
E sentire veramente solo noi stessi.
Luna

 

77 thoughts on “Le signorine di Concarneau

  1. E se avessimo avuto accanto persone diverse …… ecco da quel punto in poi concordo con quanto hai scritto. Basterebbe un po’ di coraggio in più a volte per cambiare la propria vita!
    Ciao 🙂

  2. Sempre ottime recensioni qui da te amica! Brava!! Questo libro di Simenon sembra un ottimo libro introspettivo. Da leggere. Un bacio!

  3. Cara Luna, bravo come sempre Simenon.affascina…sempre La storia si incentra su Jules Guérec – quarant’anni, celibe, proprietario di due pescherecci – è sempre vissuto nella cittadina bretone in cui è nato, nella casa adiacente all’emporio che la sua famiglia gestisce da generazioni, nello stesso odore «di catrame, cordami, caffè, cannella e acquavite», insieme alle due sorelle rimaste nubili, che lo accudiscono con una sollecitudine benigna, occhiuta e possessiva.
    A loro Guérec deve rendere conto di come spende ogni centesimo. Persino quando gli capita di andare a Quimper, e di non resistere alla tentazione di tornare in quella certa strada dove un paio di signore «arrivate da Parigi» passeggiano «gettando agli uomini sguardi provocanti», il pensiero di come farà a giustificare i cinquanta franchi mancanti gli rovina il piacere. Sono loro, le sorelle, a sorvegliare tutto, a provvedere a tutto. Anche quella volta che lui, da giovanotto, ha messa incinta una ragazza, è stata Céline – che delle due è la più penetrante e la più spiccia, e che afferma di conoscere il fratello come fosse un figlio suo – a prendere in mano la situazione. Una notte, però, Guérec, senza quasi accorgersene, sarà la causa di un evento tragico, le cui paradossali conseguenze potrebbero forse spingerlo a uscire dal bozzolo soffocante, ma anche tiepido e rassicurante, dei legami familiari.
    Interessante io l’ho letto.
    Un caro saluto.
    Dora

  4. Adoro Georges Simenon, sempre molto attento nel dipingere l’animo delle persone. E sulle occasioni mancate, beh, credo che non sarebbero da rincorrere, siamo quelli che siamo, indipendentemente dalle persone che ci sono state accanto. La vita riserva sempre delle sorprese, sta a noi non trovarci troppo impreparati nel coglierle, nel bene e nel male.

  5. Con Simenon si va tranquilli è impossibile che non piaccia! Io lo adoro…”lettere alla madre” l’avrò letto cinquantamila volte…. “Perchè sei venuto a trovarmi, George..?”….

    Anche questo libro di cui hai fatto una gran bella recensione è bellissimo…e poi il suo modo di porgere le parole…è delizioso, scevro di ogni sovrappiù…
    grazie per questo bel post!

    buone cose
    .marta

  6. Buongiorno Luna, eccomi ora ho pocco tempo ma ti saluto e ti abbraccio con amicizia Pif… sen’altro anche questo e un libro interesantissimo..

  7. buondì Luna!
    bella recensione, questo libro di Simenon l’ho sempre visto sugli scaffali mentre ne sceglievo uno suo… ne ho letti parecchi e questo potrebbe essere messo tra la lista dei desideri 😉

    buona giornata
    emanuele

  8. Tu hai una capacita incredibile, Luna. Racconti di emozioni e sentimenti, positivi e negativi, con la stesso identico trasporto e partecipazione. Le tue sembrano, oltre che dotte citazioni, esperienze di vita vissuta. Mi è davvero difficile immaginare che tu possa aver vissuto tutto ciò in prima persona, tuttavia, non sembra frutto dell’immaginazione. Mi riferisco soprattutto ai turbamenti. Un magnifico rompicapo, Luna, tu così serena ed appagata all’apparenza …

    • A volte vivo diverse emozioni anche attraverso i racconti degli altri, quando questi sono autentici e veri.
      E se riesco a trasmettere tutto questo solo grazie al mio modo di scrivere… beh… mica lo sapevo che sono così capace! 😉
      A parte tutto… grazie Tommy per le tue parole, che mi sono sempre tanto care.
      Baci.
      Luna

  9. Quando un giorno potrò tornare a leggere (perché io confido che accadrà prima o poi), dovrò tornare qua a ripescare tutti i tuoi suggerimenti e le tue recensioni 🙂

  10. curiosa come una vecchia pettegola, spinta dal tuo invito nel blog dell’amica diemme, sono venuta anch’io, e ne sono proprio contenta, felice di averti “scoperta”.

  11. credo più nel silenzio che nell’urlare più forte, andare un pò alla deriva non è sempre una sconfitta, spesso è la vitoria del sè…belle le tue riflessioni, buona serata

  12. La particolarità dei tuoi racconti è quella di stuzzicare la curiosità di chi ti legge verso quello che tu racconti. Poche frasi che inquadrano comunque perfettamente una storia, un ambiente, uno stato d’animo. Hai una qualità innata, un amore immenso verso la lettura e la scrittura. Complimenti ancora.

  13. Casa mia è invasa dai libri di Simenon in particolare quelli di Maigret, quindi mi è abbastanza familiare, anche questo libro mi è sembrato interessante e poi l’hai recensito benissimo (:

  14. Ripetitiva ma sincera: brava, brava
    Nella vita, avere certi parenti è una disgrazia

    “I parenti sono solo un mucchio di gente noiosa che
    non ha il minimo senso di come vivere né la più pallida idea di
    quando morire”
    Oscar Wilde

    Felice week-end
    Senty

  15. ciao…complimenti per come sai descrivere i libri, mi sono fermata a leggere un pò…grazie per il tuo passaggio nel mio blog…
    Un libro da mettere il lista, chi non ha mai subito in qualche modo condizionamenti da persone o situazioni? solo che alla fine i conti dobbiamo farli da soli, con noi stessi e non con gli altri…

    Buon fine settimana…a presto
    lella

  16. visto? Sono passata!
    Ho dato un’occhiata…
    Diciamo che, in genere, le tue scelte di lettura non coincisono con le mie…ma non si può mai dire…
    ti seguirò.
    Un sorriso
    Lucia

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