Il fuoco divampa ovunque come un tornado scatenato.
Esseri viventi non animati percuotono violentemente i confini del cuore.
Ovunque c’è panico e paura. Terrore.
Mine vaganti al centro dell’eternità. Scenario inspiegabile ed oscuro.
Nessuna attenzione per il nemico che fugge, solo distruzione e calore.
Ma il rosso si espande anche sotto le coperte, attorno a corpi leggeri, in movimento.
Fuoco della Passione. Passione e fiamme.
Scheletri sospesi, appesi a niente.
Schiavitù e prostituzione. Unico sodalizio.
Potere e controllo. Immagini forti che spaventano.
Moresco ha una scrittura penetrante e cruda.
Rude e violenta come i personaggi che si presentano pagina dopo pagina.
Perché la sottomissione non è cosa da poco.
Bisogna legare ad un filo l’altra persona. Abbatterla.
Annullarla completamente fino a costringerla a masticare per te.
E bere per te.
E amare per te. Fino allo sfinimento.
Eserciti di soldati senza un’anima.
E la vita vuota che poco a poco sprofonda.
Non è un altro mondo quello che si racconta in questo romanzo.
E’ l’universo di sempre.
Uno spazio immenso in cui raccogliersi.
Una sola esistenza nella quale trovare la metà mancante.
E una volta finita la ricerca, amare, amare, amare.
Confondersi e bruciare insieme.
Consumarsi fino ad un nuovo giorno.
Luna