Terzo volume di una quadrilogia.
E chi lo sapeva.
Io ho cominciato a leggere senza curarmi del tempo passato.
Sottilmente decorato di intenso. Superbo ed accattivante.
Premonizione di un amore finito. Vita vissuta aspettando il ritorno.
E da cornice quel giardino di fiori.
Piante, alberi maestosi, foglie dalle vene prorompenti.
Cortecce, tronchi con anni di storia.
Immersi tra il verde due corpi che si sono aspettati.
Rimandando, da tempo, un incontro infinito.
E la fine è dietro l’angolo. Pronta ad esplodere.
La scrittura giapponese cela in sé misteri difficili da scoprire.
Io ci sono dentro fino al collo.
Tremendamente persa ed ostinata.
Inerme davanti a questa potenza.
Sprovveduta ed attenta.
Nascosto dietro quelle parole ci sta un cielo pieno di stelle.
Minuscoli vuoti d’aria protendono verso l’alto.
E tutto si colora di azzurro forte e di immenso.
La storia si riempie di viaggi e speranze.
La natura promette silenzio incessante e costante armonia.
E le pagine si confrontano con il tempo.
Sbiadiscono al sole come la memoria.
Ombre calde si dissolvono.
E sopraggiunge la sera.
Luna
bellissima recensione!
Grazie Mille!
Concordo, @Luna cara … la scrittura giapponese è affascinante, anche se non posso far a meno dal constatare che, di europei innamorati della cultura nipponica ( e dei suoi arcani zirigogoli … ) e che per questo si son fatti GIAPPONESI, ce ne sono stati indubbiamente, ma nel contempo di giapponesi che, ammirando oltremodo la cultura europea ( o meglio la Cultura GRECA ed i suoi attualissimi, universali miti ) e che per questo si son fatti EUROPEI … ce ne furono, e ce ne sono, mooooolto di più ! 🙂
Carissimo la scrittura giapponese è davvero unica. Leggera, impalpabile eppure così profonda.
Ti abbraccio affettuosamente. A presto!
stupende parole per questo romanzo. La scrittura giapponese non mi è molto congegnale e nonostante i miei tentativi mi rimane sempre ostica. Yashimoto compresa.
Cosa hai letto di lei? Sono curiosa 😉
di Yashimoto ho letto due libri
Honeymoon e Moonlight shadow. Non che mi abbiano deluso, semplicemente non hanno stimolato la mia curiosità di lettore.
Ho altri due libri in biblioteca ma stanno prendendo la polvere.
Altro autore giapponese che nonostante abbia provato a leggere due romanzi, 1Q84 e L’uccello che girava le viti del mondo, mi hanno convinto a lasciare sotto uno bello strato di polvere gli altri romanzi. Ho anche altri autori giapponesi ma non mi sono mai avvicinato. Il loro modo di scrivere, la loro società molto distante dalla nostra, o meglio da quello che concepisco io, non mi stimolano la curiosità di leggerli.
Peccato però. Io al contrario trovo tutto ciò che scrivono molto stimolante e introspettivo. Alla prossima allora!
Quello che mi annoia sono le lunghe tirate introspettive. Le apprezzo ma quando sono pagine e pagine ti viene voglia di mollare.
Ahahah. Allora davvero lascia perdere!
infatti lascio perdere 😀
Certo che ne leggi tanti di libri, ma ogni recensione è come una piccola corolla che poni su quella copertina.
Brava, come sempre d’altronde. 🙂
Caro amico, sei gentile come sempre. Mi manca tanto non poter essere più presente nel blog. Quando posso passo con piacere. Un abbraccio!
Ciao Luna, ti sei “sistemata”?
Si tesoro! Tu come stai?
Wuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuoooooooooooooooooooooooooooooo !
Di @Banana, ce ne vorrebbero un 3°, un 4° …. un 8° libro, ed avremmo una RECERCHE DU TEMPS PERDU di stampo nipponico, con pagode in luogo di cattedrali gotiche, piccole geishe al posto delle jeunes filles en fleur, ma ne sarà capace ?!?
Tu che ne dici @Luna ?!?
Io la adoro Cavalier 😉
E quindi ?!?
Quindi spero che continui a scrivere tanti e tanti libri ancora… con o senza pagode 😉
Letto! Carino 😀
Si molto 🙂