Leggere questo libro mi ha fatto molto male.
Una sofferenza per me.
Semplice: parla di una malattia che, ormai da tempo, accompagna la mia famiglia invadendo un membro di essa.
Con leggerezza il protagonista ripassa nella sua mente, ricordandone ogni singolo momento, il periodo vissuto tra odori e colori profumati di malinconia.
Istanti eterni di profondo sconvolgimento.
Anima in pena che tenta di nascondersi dall’oscurità più profonda.
Parole gentili che mi ricordano di cosa è fatto il dolore.
L’effetto nelle mie vene è strettamente personale e non contempla nient’altro di simile.
Ogni parola sussulta in fondo al mio cuore e ne rinasce più forte e violenta.
Ma questa è anche la storia di chi ce l’ha fatta a sconfiggere la paura del vuoto e la devastazione.
E’ il racconto della felicità.
Perchè finchè non ci vengono negate, le cose semplici vengono penalizzate a fronte di problemi e quotidiane difficoltà.
La mente non dimentica i piaceri più banali.
E una Coca Cola fredda davanti a un bel film può far rinascere il gusto dei sapori antichi, schiacciati dal tempo.
La luce può rifiorire dal tunnel più nero. L’anima rieccheggiare alla fine della guerra.
Io credo nell’energia della vita e nella forza delle persone.
Credo nella gioia delle piccole cose, nel valore di ogni singolo giorno che mi regala un padre ancora forte e combattivo.
E quando lui sta per cadere mi sembra che tutto possa crollare, di botto.
Ma i miei pensieri si colorano di buono quando dall’altra parte del vento c’è una voce che risponde: sì, qui tutto bene. Tu?
Luna
Abbraccio 🙂
Un bacio tesoro 🙂
Un abbraccio grande, ci sono passata e posso capire! 🙂
Vivi intensamente ogni piccolo attimo, verrà il giorno in cui queste piccole scintille saranno un faro.
Lo spero carissima!
Mah … un po’ di ottimismo non guasterebbe, se solo lo volessimo ! D’ altra parte, che noi lo si voglia o no, la vita “reale” è sempre quella, e cioè è come un’ unica nave che salpi da un porto in cui non vorremmo più stare : e allora, perchè, anzichè rimuginare e perdere tempo, non ci affrettiamo a prendere quell’ unica nave e andarcene con lei ??? Dove ??? Talvolta nemmeno importa “il dove” …. ci basta salpare ! 🙂
Assolutamente. La paura di perdere i propri cari, tuttavia, attanaglia il cuore.
quando ricordano momenti dolorosi, anche leggerli diventa sofferenza.
Molta, si.
verissimo
Le tue parole toccano l’anima di tutti noi. Sai che anch’io ogni volta che alzo il telefono con i miei cari e ci diciamo: “Ciao, tutto bene e tu?” ho un attimo in cui il cuore esita. Credo faccia parte della nostra natura umana. Questo libro dev’essere davvero molto bello. Un grande bacio e un abbraccio forte, amica ♥
Ti abbraccio tesoro.
Mi dispiace…non ci si crede quanto a volte le letture entrino nelle nostre vite! Inaspettatamente.
Si amica, questa più di tutte le altre per la strana condizione in cui ci troviamo quando un nostro caro si ammala. Ci si deve far forza l’un l’altro.
Un libro è anche l’insieme delle sensazioni che il lettore prova, leggendolo, e che qualche volta coincidono con quelle che l’autore ha provato scrivendo. E’ un piccolo miracolo, che non sempre si verifica. In questo caso si può dire che sì, il messaggio è stato raccolto.
Sì, è stato così per me. molto doloroso e talmente vero da sentirlo sotto la mia pelle.
Hai parlato di piccole cose ed allora se non lo hai letto ti suggerisco un libro davvero imperdibile di una scrittrice indiana Il dio delle piccole cose di Arundhati Roy . Questo è il mio silenzioso regalo per te.
Sherabbraccicari
Grazie tesoro
La gioia è fatta di piccole cose, sta a noi accorgerci della loro presenza (anche se non sempre è così facile) 🙂
Non è facile è vero, però possiamo provarci 😉