Magda Szabò scrive davvero benissimo.
E’ strepitosa, la sua scrittura scivola via e rimane in mente in maniera indelebile. Come i suoi personaggi.
Emerenc è una donna che non si dimentica, attraversata da un passato doloroso che marchia dentro come un tatuaggio di fuoco sulla pelle.
Protagonista del suo tempo con i suoi molteplici comportamenti di solidarietà umana, sorella difficile da sostituire, per tutti.
La porta come un varco di confine, un muro apparentemente invalicabile.
Il mondo della vecchia signora è stato costruito piano piano in mezzo a una sorgente di segreti immutati, la porta per lei rappresenta lo svelamento di questa realtà e la fine di un sogno di isolamento.
L’altra invece è una donna che non ha confini, avvolta da un velo sottile di socialità, vende la sua vita come se fosse caramella dolce per tutti. Scrive valanghe di parole senza maschere o vetri oscuri, la sua relazione con il mondo è aperta a tutti, senza paure.
Presto i due mondi si scontreranno, sarà guerra aperta di universi inconciliabili, eppure vicini.
Tutti noi staremo a guardare inermi.
Tra rimpianti, paure e delusioni, tra rabbia nascosta, tra i desideri di comprensioni.
Staremo accanto a queste due donne così diverse eppure legate.
Tiferemo per loro, per la loro lenta rinascita al mondo.
Le vorremo bene. Pregheremo per loro.
La porta è fatta di simboli e significati vivi.
La porta è uno sguardo dentro la coscenza, dentro tutto ciò che non vogliamo vedere.
La porta è un muro che può essere valicato se così vuole l’amore.
La porta può essere un luogo di incontro, dentro e fuori si può trovare la forza di dipingere il muro che separa le due vite.
Perchè è lo stesso muro fatto da due pareti diverse che costituiscono l’insieme.
Quel muro che a volte non si può attraversare se non con il bisogno di amare.
E il bisogno di essere amati.
Luna
Bellissimo libro
Vero. Ho adorato le due donne.
Anche io
interessante il libro quasi quasi ci faccio un pensiero dopo le tue parole
Lo adorerai. E’ stupendo.
comprato ma lo leggerò più avanti
Che meraviglia! Fammi sapere la tua allora 😉
certo. Mi devo dare una calmata rischio l’ingorgo
Adoro Magda Szabò, questo libro l’ho letto circa 20 anni fa, è stupendo.
Rimane dentro, indimenticabile.