Bambini nel tempo

È un’opera sconcertante e devastante insieme.
Mentre la leggi ti assale il rifiuto della perdita, la comprensione, l’angoscia del proseguire la vita nonostante tutto.
Quando il protagonista guarda il mondo non è mai tutto scontato, quello che vedono i suoi occhi si ricopre di nubi che si perdono nel tempo, fino a non capire dove finisce il passato e comincia il presente.
La perdita al supermarket è lacerante. Commoventi i racconti che Stephen fa dei genitori, imperdibili i difficili momenti di confronto.
McEwan è uno scrittore capace di definire il tempo e di farlo vivere attraverso l’intimità dei suoi personaggi, così fragili nel rapporto con gli altri.
Ogni suo romanzo è una scoperta continua ed infinita, un viaggio dentro la coscienza e il dolore del genere umano.
Leggere questo romanzo mi ha messo i brividi, per la sua bellezza, per la profonda lealtà verso il reale bisogno di amore, di continuare a vivere nonostante tutto.
Realtà verso “il fatto che di colpo, si trovasse lì una persona non di un’altra città, o di un altro paese, ma che arrivava dalla vita stessa”.
Troppa commozione e un brivido di speranza. Una meraviglia.

Luna

“Desiderava la sicurezza dell’infanzia, la mancanza di potere, l’obbligo all’obbedienza e la libertà che ne consegue: libertà da denaro, decisioni, progetti, esigenze. Diceva sempre di voler fuggire dal tempo, dagli appuntamenti, dagli orari, dalle scadenze. L’infanzia per lui era assenza di tempo, ne parlava come di uno stato mistico”.

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Tenera è la notte

“A volte è più difficile privarsi di un dolore che di una gioia.”

Quando anni fa lessi “Il grande Gatsby” rimasi estasiata, folgorata da quel mondo pieno di luci e colori inebrianti.
Lo stesso non posso dire di questo romanzo così malinconico, fatto di personaggi marcati ed indimenticabili, eppure per me non troppo entusiasmante, a tratti confuso.
La bella Nicole rispecchia l’amata Zelda. Disturbi mentali e società corrotta. Un turlupinare continuo di gente che ride ma soffre, di visi che si dimenticano, di anime tormentate.
La storia è lenta, tarda a partire.
Si sviluppa faticosamente, poi schizza in avanti rallentando suo malgrado. Le pagine scorrono mentre la gente divora i suoi ultimi amori, il lusso non basta ad essere felici e gli amici sono tali finché si rimane stretti alla propria giovinezza.
Si racconta di un uomo e dell’amore verso una sua giovane paziente.
Del declino di una professione, della fine di un matrimonio.
Della mancanza di consolazione.
Mi sono piaciuti i protagonisti, così forti di mancanze e disattenzioni.
I loro modi così potenti hanno conquistato anche me.
Li ho seguiti per un po’, poi li ho lasciati al loro destino.
Se amassi le riletture direi che questo romanzo dovrei proprio rileggerlo.
Mi consolo pensando ai lunghi viaggi appena fatti con loro e a quelle, lontane, oscure parole d’amore.
Luna