
“Devo aver avuto un presentimento, per accendere a quell’ora la luce e leggere. A pensarci bene, la mia insonnia di questi giorni doveva dipendere dall’assenza di Lily; senza rendermene conto la stavo aspettando. Mentre pensava a queste cose le lacrime le sgorgavano dagli occhi “.
Questo piacevole racconto lungo narra una sottile vicenda che lega le anime di tre persone che hanno fatto parte di una famiglia. Anzi, quattro se contiamo la dolce gatta Lily.
Shōzō è un uomo pavido e noncurante.
Ha scacciato la prima moglie grazie alla complicità della propria madre e dell’amante, e passa le sue giornate in compagnia dell’affettuosa gatta, in casa con lui da molti anni.
La nuova moglie, Fukuko, lo tiene sempre d’occhio e lo controlla in quanto conosce le abitudini del marito, fannullone e infantile come pochi.
La giovane coppia vive in compagnia della madre di Shōzō che ha preso a buon cuore la nuova sposa del figlio.
Tutto procede come sempre fino a quando la prima moglie di Shōzō chiede a Fukuko che le venga affidata la gatta Lily, per poter tenere almeno in casa l’animale che tanto le ricorda il marito che l’ha abbandonata.
Sembrerebbe un invito innocente, una richiesta da parte di una donna sofferente e sola, ma le sue parole, impresse in una breve lettera, cambieranno qualcosa nelle coscienze di tutti i protagonisti fino ad innescare pensieri ed azioni diverse in ognuno di loro.
Vi consiglio di immergervi in questa lettura leggera e rilassante.
Vi ho incuriositi?
Luna