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Non avevo ancora letto nulla di questo famoso autore e, alla luce delle quattro storie di Ferguson, posso dire che Auster è davvero un grande e talentuoso scrittore.

Una penna ricca, fluida.
Scorrevole come acqua che bagna terreni fertili per farli germogliare al sole.
Intensa come raggi spietati e attenti in una calda giornata di agosto.
Un peccato non averla incontrata prima.
Questa non è solo la storia di un giovane ragazzo americano. 
E’ altresì la storia dell’America del secondo ‘900, piena di Presidenti, di rivolte studentesche, di missili, di guerre.
Auster ci coinvolge, o forse Ferguson lo fa.
Ci cattura con il suo sguardo sul mondo brulicante di vita dove l’America è tutto e vivere significa essere parte dell’America.
Un mondo interessante si aprirà ai nostri occhi ricco di scoperte, di attività.
Mi piace questo mondo, l’ho sognato per diverse notti.
E’ tanto diverso dal mio, così come può essere differente una vita in America rispetto ad una vita vissuta in Italia. Un altro mondo, un’altra esistenza.
Città invasate, giovani ragazzi portati a pensare da uomini duri.
Ragazzine in erba ormai donne pronte all’emancipazione e alla realtà dura e spietata della vita quotidiana.
Infanzia che scivola via velocemente verso già una vita adulta.
Quattro storie diverse che a volte si intrecciano in racconti dentro il racconto.
Solo un amore le accomuna tutte.
Forse perchè è solo uno l’amore di una vita, gli altri la contornano.
Ferguson non deluderà i lettori, non ha deluso me.
Se cercate un romanzo americano, ecco, lo avete trovate.
Se cercate la storia di una vita, eccola.
Luna

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Requiem

requiem
E’ una strana storia questa.
E’ il racconto di un viaggio, introspezione dell’anima.
Il nostro protagonista va alla ricerca di risposte, di verità nascoste dentro muri di pietra, parole dorate, desideri inespressi.
Sarà un percorso del cuore, una continua scoperta.
In un misterioso molo di Lisbona accade quello che può accadere in qualsiasi molo: un incontro.
Un famoso poeta ispirerà la storia di una vita parlando di una letteratura dell’inquietudine, di un animo tormentato e fragile, di suicidi, di aborti, di vita.
Tra intensi profumi di piatti prelibati si scioglieranno confidenze e segreti di un’esistenza. Due amici si rincontrano dopo anni di conoscenza, si riconoscono, si abbracciano.
Verrà fuori la storia di una vita vissuta nelle continue complessità, nelle paure di un amore ambivalente, di un amore finito.
Un pensiero ancora: sarà davvero stato un figlio premuroso?
Sarò bastato al mio padre malato? Avrò fatto abbastanza?
Forse sono le domande che ci facciamo continuamente. Forse è la voce della nostra coscienza.
Forse quello di Tabucchi è il viaggio intrapreso da ognuno di noi, è la scoperta della nostra verità, personale, intima.
Sono rimasta catturata, rapita in un attimo.
Con lui ho camminato per mano, ho parlato con la Zingara, ho comprato una Polo.
Con lui ho conversato a lungo.
Mi è piaciuto.
E con lui, Pessoa.
Luna

Il giro dell’oca

oca
Erri De Luca commuove.
In questo suo scritto cattura le emozioni che si hanno nel profondo e riesce a far venir fuori la verità.
Di desideri irrealizzati ne abbiamo tanti, non sempre portati alla luce.

Quello che fa l’autore è riscostruire la propria storia partendo dalle origini, sarà un viaggio fatto di ricordi e sensazioni inespresse.
Parlerà tanto, ma non sarà mai da solo.
Verrà fuori il figliolo che non ha mai messo alla luce, colui che è stato solamente ipotizzato.
Un filo conduttore terrà legate due anime diverse e ugualmente fragili.
L’inverno e il vino faranno la loro parte.
La scrittura di De Luca è asciutta e stranamente estroversa.
Pur con le sue difficoltà riuscirà a mettersi a nudo.
La sua coscienza sembrerà solida e rilassata mentre realizzerà un desiderio che tanti di noi bramano: essere ascoltati.
Lui riuscirà a trovare il tempo per riscoprire se stesso e la sua famiglia attraverso un viaggio lontano, fatto di delusioni e rabbia, paura e indiscrezione.
Sarà intenso, pure per i duri di cuore.
E’ la confessione di un uomo solo che ha vissuto più di mille vite.
Sarà sincero, onesto.
Pigro in alcune sue riflessioni, al figlio apparirà arido di spiegazioni.
Un romanzo insolito fatto di domande.
Domande alle quali non sempre l’autore trova delle risposte.
Domande che ci facciamo anche noi. 
Su cosa ci siamo lasciati sfuggire.
Quanto abbiamo perso di noi lungo la strada?
Quanto coraggio abbiamo avuto?
Le linee sembrano appena tratteggiate.
Ma la gioia della scoperta è ancora tutta lì.
Luna

Solo bagaglio a mano

bagaglio
Sarebbe un sogno, la mia unica ambizione:  viaggiare comodi e leggeri.
Solo bagaglio a mano.

Pensate a cosa riuscireste a mettere in un solo zaino, in caso di necessità, in poco spazio.
Io una volta ce l’ho fatta, quando mi sono avventurata tra le foreste e i paesaggi dispersi tra il Cammino di Santiago.
Un’emozione unica ed irripetibile.
Un viaggio che segna l’esistenza e colpisce nell’anima.
Ho provato più volte ad immaginare la mia vita solamente con il minimo esistenziale, cosa veramente è necessario per andare avanti?

Un buon conto corrente? Indumenti comodi e versatili.
E poi ancora, quaderni, libri, fazzoletti.
Una casa, una persona d’amare, un cucciolo.

Amici, serenità, pace nel cuore.
Facile da pensare, ma è davvero così difficile da realizzare?
In fondo, quando viaggiamo, tutti noi siamo  costretti a portare ciò che reputiamo utile ed essenziale. Certo, si parla di giorni, forse qualche settimana, ma se fossimo davvero costretti a scegliere?
Con gli anni ho capito che ci portiamo avanti inutili zavorre che ci rendono pigri e pesanti. Si apprende davvero l’importanza di noi stessi quando ci fermiamo un attimo e pensiamo a quello che ogni giorno ci fa male al cuore, ai giorni.
E così il lavoro può rivelarsi il cancro delle proprie ore o, una relazione, la rovina della propria anima.
Un veleno che si insinua nelle vene e ti fa morire giorno dopo giorno.
Riuscire a liberarsi dai pesi che attanagliano la propria esistenza non è, in realtà, la cosa più facile da realizzare.
Ancor di più non lo è capire la verità su ciò che vogliamo veramente e ciò che facciamo solo per soddisfare le attese altrui.
Mi trovo qui a scrivere dopo anni e mi accorgo che i desideri repressi bussano forte anche se li avevi messi via dimenticandoli a lungo.
Ed ecco che i miei fanno rumore ed è impossibile ignorarli. L’ho fatto per troppo tempo.
A volte quello che davvero ci occorre è la fiducia nei nostri sogni e nelle proprie inclinazioni.
Mettete questo nel vostro bagaglio a mano.
E vedrete che il viaggio, se non comodo, sarà almeno autentico.
E il bagaglio a mano si rivelerà una risorsa preziosa.
L’unica.
Luna

Dedicato a Rose che non è mai stata una zavorra, ma che ha visto affondare il suo Titanic e ha lasciato il suo Jack nella tempesta di un buio solitario.