
“Se inizi a pensare al senso, la tua vita non comincerà mai. Che importanza ha il senso? La vita non ha un senso. La vita è una bella, magnifica, cosa. Anche per una medusa! Ecco perché anche le meduse hanno ragione di esistere!”.
Questo romanzo ha davvero dei punti molto forti.
Beh, prima di tutto, il grande significato che affiora dalle pagine, una dopo l’altra.
Il senso della vita e il senso della morte. Una riflessione su tutto quello di cui possiamo fare a meno, su come continuerebbe la nostra vita senza cellulari, film o orologi.
Poi, ancora, il senso degli affetti, dei ricordi che rimangono dentro negli anni.
Dove vanno a finire le persone che ci lasciano? E dove sono quelle che abbiamo deciso di tenere fuori dalle nostre giornate?Cosa occorre fare nei giorni precedenti alla nostra morte?
Sembrerebbe un romanzo cupo e pressante, invece è scritto con un linguaggio molto semplice e il racconto è narrato in forma leggera.
È questo l’urto che si subisce: tutto il peso del mondo sulle spalle trasmesso con la leggerezza posseduta dalle ali di una farfalla.
L’effetto è comunque assai piacevole. Mi riservo di capire bene cosa non mi ha appagata completamente.
Forse, nel corso della narrazione mi sono lasciata distrarre e i ragionamenti buoni e semplici a volte non mi sono bastati.
Avrei voluto ancora di più.
Tuttavia, questo libro ha davvero molto di buono.
Il finale, ad esempio. Il finale è puro amore.
Luna