Mi sono innamorata della famiglia Joad e del suo creatore, il grande Steinbeck.
L’odissea dei Joad comincia con l’avvento dei trattori e la fine dell’agricoltura intesa come lavoro dell’uomo e frutto del sudore della sua fronte.
I tempi cambiano, le tecniche si evolvono ponendo in primo piano le macchine e il maggior guadagno.
Gli uomini vengono svalutati, le Banche si appropriano di tutto e alle famiglie non resta altro che partire in cerca di fortuna e di una paventata felicità.
In California i Joad, tuttavia, non troveranno quello che tanto speravano.
La paura accompagnerà la disperazione e il senso d’abbandono, resterà solo la dignità a far spazio alla speranza.
I sentimenti che accompagnano la storia sono molteplici, non saprei spiegarli davvero tutti.
Uno fra tutti mi ha colpito: il coraggio di proseguire il proprio viaggio.
Perchè l’odissea dei Joad è il pellegrinaggio di ognuno di noi, la stanchezza e la paura vanno a braccetto con la voglia di farcela e di non mollare.
Il viaggio di ognuno di noi può essere la spinta per i sentieri degli altri, e per tanti passi ancora.
La scrittura intensa ed efficace sembra una lama sulla nostra pelle: fredda, crudele, insaziabile.
Il senso di fallimento percuote i cuori ad ogni pagina, non ci sarà spazio per le preghiere, si potrà solo andare ferocemente avanti.
Fino alla fine gli uomini doneranno solidarietà, si aggrapperanno alla vita fino al loro ultimo respiro.
Leggete Furore.
Leggetelo senza temere la mole di pagine che lo accompagna.
Ne divorerete ogni singola parola.
Scoprirete un capolavoro.
Luna
lavoro
21 Lezioni per il XXI secolo
Non è un saggio che tratta un argomento specifico, ma è un testo sulla globalizzazione, sui problemi del pianeta e su come impegnarsi per cambiarlo.
Harari è uno dei saggisti che prediligo, il suo modo di scrivere è a dir poco superbo, ma semplice allo stesso tempo.
Immaginate di avere una macchina con il pilota automatico che, oltre a saper tenere la strada e cambiare le marce, sappia anche decidere cosa sia eticamente giusto da fare in caso di incidente.
Non c’è dubbio allora che questa macchina deciderà di andare fuori strada a scapito del conducente piuttosto che investire un malcapitato pedone in mezzo ad un pericoloso incrocio.
Chi di noi sacrificherebbe se stesso in virtù della salvaguardia di un bambino, fuggito dalla custodia dei genitori e finito nel bel mezzo di una strada?
Questo e altri interrogativi ci pone Harari e tutti con tante possibili risposte.
Si arriverà mai ad una intelligenza artificiale in grado di scegliere al posto nostro il partner più adatto alle nostre esigenze e sfumature caratteriali?
E se così fosse, tale sistema sarebbe davvero infallibile?
Guardavo Netflix e pensavo ad un eventuale futuro robot capace di suggerirmi il marito ideale così come, adesso, il programma mi consiglia i film da vedere in base alle mie scelte precedenti.
Fantastico! E terribile.
E poi ancora, delle esigenze climatiche, del riscaldamento globale, e di tanto altro ci parla Harari.
Un saggio da non perdere, per conoscere meglio il nostro mondo, e noi stessi.
Pensate che possa far paura?
La consapevolezza non può mai esserlo.
Forse può diventare una condanna, o, piuttosto la salvezza.
In questo periodo così difficile, coraggio ☀️
Luna
Nel cuore di Yamato
La scrittura giapponese è delicata e lenta nel cuore.
Parla di uomini e donne fragili e duri come la notte, di vite che si intrecciano e, alla lunga. si ritrovano disperse.
Cinque storie piene di amore e sentimenti nati nel tempo, desideri inespressi nelle pieghe dei lunghi giorni e vita vissuta tra scoperte e sacrifici.
Il Giappone mi torna in mente con i suoi colori devastanti, di una luce immensa.
Il mondo orientale è pieno di simboli, messaggi nascosti nei gesti quotidiani, pura legge delle illusioni, realtà che trafigge.
Mi sono persa tra le varie storie dei protagonisti, mi sono illusa che tutti, prima o poi, avrebbero vinto, ma non è andata così.
Sono rimasta immobile, emozionata dalle parole di quella realtà rivelata a pochi, di un destino fantasma che non accetta sbagli.
Le piante e i fiori di quella terra mi hanno inondata di profumo e immagini nitide, mai assenti.
Mi sono sentita rigogliosa mentre la natura si mostrava ai miei occhi, nuda nella sua immensa perfezione.
E di fronte ad un miracolo del genere chi siamo noi per opporci al tempo e ai cambiamenti.
Possiamo noi combattere il tempo che decide delle vite, e la storia che va verso l’intramontabile?
Siamo solo polvere, e vento leggero.
Nuvole sparse.
Siamo isole e vulcani.
Siamo petali, fragili e asciutti.
Pronti a volare al minimo vento.
Pronti a cadere, nella terra bagnata.
Luna
Uomini e topi
Racconto capolavoro.
Da leggere, assolutamente.
E’ la storia di due uomini, della loro amicizia e della separazione.
Esperienza da fare, viaggio da condividere.
Sono gli anni in cui si moriva di fame, i lavoratori andavano alla ricerca di un posto in cui fermarsi e di una vita da raccontare.
I tempi bui della fatica fanno da sfondo verso i passi dei due protagonisti che convergono verso una fattoria che offre una scappatoia dalla fuga.
Uno esile e sveglio, l’altro grosso e taciturno.
Uno che lavora con la lingua, l’altro con le mani spezza l’esistenza.
Campioni per un giorno, tessitori di sogni.
E’ un romanzo fatto di speranze, verso la realizzazione di un desiderio comune.
Possedere un pezzo di terra rappresenta la libertà da una schiavitù fatta di comando e sudore.
Evitare la lite, sopportare oltre ogni limite pur di raggiungere la libertà.
E, anche se per poco, ci ho creduto veramente, seppur un tremendo destino veniva annunciato da tempo.
Ci ho creduto per un attimo, come ci hanno creduto loro.
Non ci ho creduto più, quando il presagio della fine incombeva dietro l’angolo.
Non ci abbiamo creduto mai, abbiamo solo sperato che finisse quanto prima.
E la fine è arrivata. In anticipo.
L’abbiamo vissuta con loro, con entrambi.
Mentre l’altro parlava e si scusava nel vento.
E il suo amico sognava con il volto attento.
Entrambi celavano un segreto.
Entrambi morivano sul colle dell’attesa. E del dolore.
Luna
Berta Isla
Questa è la storia di un matrimonio.
E’ il racconto di un’assenza, della lontananza fatta dai segreti, della distanza di un amore.
E’ la vita di una donna e di un uomo, una strada che inizia insieme e finisce insieme.
Le voci narranti sono due, forse tre.
Berta, Tomas, e il terzo presente nelle pagine, che è il narratore, che è l’autore.
Ma la storia viene narrata da loro, da coloro che stanno insieme, si sposano, si allontanano, si perdono e si ritrovano.
Una famiglia come tante, due bambini e tante incertezze di una vita insieme.
Ci si abitua a stare soli, ma ad accettare che il marito scompaia forse no.
Sono i dettagli a rendere viva l’immagine dei protagonisti, il silenzio fa da cornice.
Berta Isla sposa il fidanzato dei suoi sogni, conosciuto da sempre, legame del cuore.
A poco a poco comincerà a sentire il rifiuto della verità, le assenze che appaiono come ombre dell’anima, il gelo del letto, le parole non dette.
Dove mai andrà Tomas per tutto questo tempo?
Chi è veramente?
I tradimenti fanno male, le verità scomode ancora di più, ma quello che davvero ferisce è l’omissione.
Il non detto, la ricerca della vera identità.
Perchè aspettare, chi, in fondo?
Questo romanzo fa breccia nei cuori, esclude la noia.
E’ una voce bellissima di donna che aspetta, come una moderna Penelope, ignara di tutto.
Aspetta, accetta.
Berta vi trascinerà dentro la sua vita, i suoi dubbi diventeranno le vostre paure, e le vostre certezze.
Parole travolgenti, trama che afferra.
Un pensiero ancora a coloro che sono costretti, a quelli il cui senso del dovere è più grande della felicità.
A coloro che sono stati ingannati, a chi si sente vivo nella duplicità.
E a tutti quelli che si sono visti privare dell’amore della quotidianità, della resa alle abitudini del tempo, al calore del possibile.
A tutti loro Marias offre un romanzo doloroso, che acceca paurosamente.
Di una luce immensa.
Luna
La casa tonda
Non è un thriller come tutti gli altri.
Questa è veramente tutta un’altra storia.
E’ un romanzo che racconta grandi verità.
Ogni anno una donna indiana sa che può subire delle violenze da parte degli uomini senza ottenere giustizia da parte degli altri uomini.
Questi sono i crimini più efferati.
Quelli voluti dagli uomini che non si battono affinchè le ingiustie smettano di essere perpetrate.
Solo violenza e tanto, tanto silenzio.
Una donna potrebbe non riprendersi più da simili abusi.
Perchè il corpo può rimane straziato, ma è l’anima ad essere lacerata.
Simili cicatrici non guariscono con il tempo.
Niente ritorna come prima.
A soffrire non sarà solo la vittima, tutta la famiglia rimarrà logorata.
Ma attenzione, cominciamo dall’inizio.
Da quella mattina in cui tutto sembra essere come sempre e tutti si preparano a vivere una solita, normale giornata.
Un giudice va in Tribunale, una donna in ufficio a lavorare.
Ma quella che sembrava una pratica da archiviare diventerà un incubo difficile da immaginare.
Si rimane sconvolti da così tanta schiettezza.
La verità può far male.
Ed ancor più doloroso è sapere che episodi del genere sono realmente accaduti.
Che tanti di essi accadranno ancora.
Sono felice di sapere che molti si battono per ottenere i diritti che spetterebbero a tutti, prima ancora di essere rivendicati.
Triste nell’appurare che esistono tante realtà sconosciute a molti.
Sconfortata dal disagio, dalla crudeltà.
E per una donna violentata, un’altra, lotta per la propria libertà.
Senza mollare, nè arretrare.
Guardando avanti con la speranza del domani.
Di un domani migliore.
Luna
Il diario di Jane Somers
Intenso come il profumo della primavera.
Energia pura come le onde del mare che si infrangono sugli scogli.
Leggero come la brezza che soffia sul viso.
Ho scoperto per caso questo titolo ed è stato subito amore per l’autrice, premio nobel per la letteratura.
Una donna impegnata, di successo, si imbatte in una vecchina scorbutica ed acerba.
Bisognosa di aiuto senza avere il coraggio per chiederlo, la vecchia signora porta a casa la sua giovane amica e ne fa la sua confidente.
Si genererà una storia che trae le sue origini dal passato estendendosi verso il futuro.
Giorni incerti per chi non ha pace nel cuore, abissi infiniti quelli del dolore.
Anni di povertà e poi il silenzio della solitudine.
Donne laboriose, maestre di vita per tutti.
Storie infallibili di menti umane dagli animi sofferenti.
Tra il dolore c’è sempre la gioia, bene prezioso e raro.
La vecchia Maudie ci insegna ad avere coraggio e a non abbandonare la coerenza di se stessi. Accettare i propri limiti. Andare semre avanti.
Non si è mai soli se si ha la voglia di graffiare ancora il mondo, nonostante tutto.
E se il corpo va via l’anima resta.
Nei ricordi.
Nella rabbia.
Nel pianto.
Luna
Il peso dei segreti
Le famiglie hanno dell’incredibile, dello splendido e dell’intenso.
Hanno segreti e confessioni mai svelate.
Hanno rancore, amore, tristezza e malinconia.
Vivono la vita addosso condividendola con gli altri.
La scrittura del sol levante cattura ogni singolo attimo di passione.
Le parole scorrono leggere e le paure inconfessabili appaiono piume leggere vibranti nell’aria.
Le storie famigliari sono ricche di intrecci animati e coinvolgenti.
Come se la vita di ogni giorno non bastasse…
Gli animi si scaldano quando si scopre che l’amore della giovinezza è un fuoco assurdo da allontanare seduta stante.
Tutto si schiarisce mentre l’amante di una una vita passata diventa presente, assente e presente ancora una volta.
Il bene non vince contro il male.
Il male ha le sembianze della guerra che non perdona.
La fiamma sconvolgente della bramosia si mescola alle fiamme ardenti di una bomba.
Morte e vita.
Rinascita e paura.
Le anime chiedono la pace, la coscienza solo il perdono.
Mi sento rapita da tale narrazione. Stupita, entusiasta.
Un’esperienza tutta da vivere, un viaggio da scoprire.
Nessuno si salva da solo a questo mondo.
Ma da soli tanto si può capire.
E la voce che viene da dentro a volte può gridare più delle voci urlanti dall’esterno.
Perchè se la pace può davvero arrivare dopo una guerra, la battaglia che intimamente viviamo da sempre può trovare ristoro soltanto nell’intimo, nel privato.
Né vincitori né vinti.
Nient’altro che combattenti.
Ognuno con la propria bandiera.
Tutti sotto la stessa stella.
E l’eterna voglia di vivere ancora.
Luna
La bottiglia magica
Completamente folle.
La magia non esiste, è vero, ma si può creare. Con la fantasia.
Benni riesce a costruire un mondo, proprio davanti ai nostri occhi.
Nuvole di polvere e fumo, acqua che scivola lenta sul nostro corpo.
Bottiglie galleggianti, gatti telematici, animi corrotti.
E’ tutto uno spasso. Ironico e pungente. Parodia di sempre.
A prima vista sembra una scemenza, una ecatombe di narrazioni ed emozioni sfuggenti.
Lampi di luce ed ombre accecanti.
Voglia di riscattarsi. Passione, quella vera. Questa è vita.
Ridere, piangere e ridere ancora.
Struggersi dalla voglia di vivere. Evadendo dalla quotidianità.
Sentirsi libera, nuotando tra le onde.
Una bottiglia può far tanto.
Può contenere S.O.S disperati o semplici messaggi d’amore.
Può rapire l’anima.
Può annegare col tempo.
Il lieto fine è quello a cui ambiamo tutti.
Immane e crudele. Imprevedibile.
La storia siamo noi, in fondo.
E le melodie più belle, quelle partono dal cuore.
Sincere e profonde.
Luna
Il giardino segreto
Terzo volume di una quadrilogia.
E chi lo sapeva.
Io ho cominciato a leggere senza curarmi del tempo passato.
Sottilmente decorato di intenso. Superbo ed accattivante.
Premonizione di un amore finito. Vita vissuta aspettando il ritorno.
E da cornice quel giardino di fiori.
Piante, alberi maestosi, foglie dalle vene prorompenti.
Cortecce, tronchi con anni di storia.
Immersi tra il verde due corpi che si sono aspettati.
Rimandando, da tempo, un incontro infinito.
E la fine è dietro l’angolo. Pronta ad esplodere.
La scrittura giapponese cela in sé misteri difficili da scoprire.
Io ci sono dentro fino al collo.
Tremendamente persa ed ostinata.
Inerme davanti a questa potenza.
Sprovveduta ed attenta.
Nascosto dietro quelle parole ci sta un cielo pieno di stelle.
Minuscoli vuoti d’aria protendono verso l’alto.
E tutto si colora di azzurro forte e di immenso.
La storia si riempie di viaggi e speranze.
La natura promette silenzio incessante e costante armonia.
E le pagine si confrontano con il tempo.
Sbiadiscono al sole come la memoria.
Ombre calde si dissolvono.
E sopraggiunge la sera.
Luna