Se i gatti scomparissero dal mondo

“Se inizi a pensare al senso, la tua vita non comincerà mai. Che importanza ha il senso? La vita non ha un senso. La vita è una bella, magnifica, cosa. Anche per una medusa! Ecco perché anche le meduse hanno ragione di esistere!”.

Questo romanzo ha davvero dei punti molto forti.
Beh, prima di tutto, il grande significato che affiora dalle pagine, una dopo l’altra.
Il senso della vita e il senso della morte. Una riflessione su tutto quello di cui possiamo fare a meno, su come continuerebbe la nostra vita senza cellulari, film o orologi.
Poi, ancora, il senso degli affetti, dei ricordi che rimangono dentro negli anni.
Dove vanno a finire le persone che ci lasciano? E dove sono quelle che abbiamo deciso di tenere fuori dalle nostre giornate?Cosa occorre fare nei giorni precedenti alla nostra morte?
Sembrerebbe un romanzo cupo e pressante, invece è scritto con un linguaggio molto semplice e il racconto è narrato in forma leggera.
È questo l’urto che si subisce: tutto il peso del mondo sulle spalle trasmesso con la leggerezza posseduta dalle ali di una farfalla.
L’effetto è comunque assai piacevole. Mi riservo di capire bene cosa non mi ha appagata completamente.
Forse, nel corso della narrazione mi sono lasciata distrarre e i ragionamenti buoni e semplici a volte non mi sono bastati.
Avrei voluto ancora di più.
Tuttavia, questo libro ha davvero molto di buono.
Il finale, ad esempio. Il finale è puro amore.
Luna

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David Golder

david
La Némirovsky colpisce dentro e fa male.
Parla di un uomo e di tutti i possibili uomini.
Narra di suo padre e degli ebrei affamati e avidi.
Parla di una famiglia che non esiste, della solitudine delle unioni, del senso inutile di una vita vuota d’amore.
Golder è un uomo d’affari, sempre pronto a far soldi.
Ma questo non lo salverà, non lo aiuterà a ritrovare la strada di casa.
Sarà solo per tutti gli anni del suo vivere, nonostante sia padre e marito.
Ma di legami tenuti saldi solo con i soldi, l’uomo non saprà presto che farsene.
Se arrivano richieste di denaro invece che frasi d’amore, i rapporti presto si recideranno, diventeranno sterili e asciutti, come una pianta secca pronta a morire.
Rendersi conto di tutto questo è doloroso, ad ogni età della vita.
La famiglia a volte è tutto quello che abbiamo, quando c’è la fiducia di potercela fare insieme la vita diventa una cosa a due, e poi a tre o a quattro.
Ogni componente diventa un pezzetto di noi, si diventa unità inscindibile di singole persone fatte per stare insieme.
Questo è l’amore. Roccia che non si corrode.
Quando l’amore è solo vanità e bisogno non  è degno di chiamarsi tale, è inquinato, è sporco di male, è sangue fresco.
Non è amore, è solo quello che può essere: interesse.
Difficile per un uomo accettarlo, quando è stato lui stesso a provocare questa profonda falla.
Golder mi ha fatto rabbia e tenerezza insieme.
Emozioni che sconfinano nella pietà e nella voglia di cambiare le cose.
Eppure la vita seguirà il corso degli eventi.
Quegli eventi della fine di una vita.
Luna

Diceria dell’untore

bufalino
Bufalino è un grandissimo autore siciliano.

La sua scrittura è ineguagliabile, sa di antico e di buono.
Non è per niente facile.
Ho letto questo romanzo dopo Le menzogne della notte ed ero già preparata al suo stile e al suo modo di raccontare il mondo e la sua particolarità.
La sua prosa è lirica, sembra poesia.
Alcuni mi hanno detto che occorre un traduttore per capire Bufalino.
Mi è venuto da ridere, ma forse è così. O forse no.
Ammetto di aver cercato tanti termini per capirne meglio la portata, non mi sono arresa e sono andata avanti.
L’effetto è travolgente.
La storia? In realtà è semplice.

In un sanatorio della Sicilia i malati aspettano insieme la morte.
Stanno tutti male, inesorabilmente, e cercano di condividere il tempo che gli rimane da vivere.
Tutto qui. Certo, poi si mette di  mezzo l’amore. Quello c’è sempre.
Ma come appare l’amore agli uomini quando sanno che, a breve, moriranno?
Forse sarà più dolce e tenero. Magari insapore.
Riconosco il talento di chi scrive.
Fortemente potente e naturale.
Mi è piaciuta l’aria che mi ha rimandato, il messaggio che mi è stato restituito.
Vivere come se niente dovesse accadere. Vivere come se tutto può accadere.
Morire d’amore, di vita vissuta.
Non mollare.
Non arrendersi mai.
Luna

Vampiro in pigiama

vampiro
Leggere questo libro mi ha fatto molto male.

Una sofferenza per me.
Semplice: parla di una malattia che, ormai da tempo, accompagna la mia famiglia invadendo un membro di essa.

Con leggerezza il protagonista ripassa nella sua mente, ricordandone ogni singolo momento, il periodo vissuto tra odori e colori profumati di malinconia.
Istanti eterni di profondo sconvolgimento.

Anima in pena che tenta di nascondersi dall’oscurità più profonda.
Parole gentili che mi ricordano di cosa è fatto il dolore. 
L’effetto nelle mie vene è strettamente personale e non contempla nient’altro di simile.
Ogni parola sussulta in fondo al mio cuore e ne rinasce più forte e violenta.
Ma questa è anche la storia di chi ce l’ha fatta a sconfiggere la paura del vuoto e la devastazione.
E’ il racconto della felicità.
Perchè finchè non ci vengono negate, le cose semplici vengono penalizzate a fronte di problemi e quotidiane difficoltà.
La mente non dimentica i piaceri più banali.
E una Coca Cola fredda davanti a un bel film può far rinascere il gusto dei sapori antichi, schiacciati dal tempo.
La luce può rifiorire dal tunnel più nero. L’anima rieccheggiare alla fine della guerra.
Io credo nell’energia della vita e nella forza delle persone.
Credo nella gioia delle piccole cose, nel valore di ogni singolo giorno che mi regala un padre ancora forte e combattivo.
E quando lui sta per cadere mi sembra che tutto possa crollare, di botto.
Ma i miei pensieri si colorano di buono quando dall’altra parte del vento c’è una voce che risponde: sì, qui tutto bene. Tu?
Luna

Il weekend

cameronSe vi piacciono i romanzi ricchi di dialoghi e battute, questo allora fa proprio al caso vostro.
Cameron è una sorpresa per me. L’ho scoperto da poco.

Ho apprezzato il suo stile semplice e, a tratti, quasi rude.
Crudele forse.
La storia si svolge tutta in un weekend. Uno fra tanti.
Di commemorazione e dolore.
Di intensa memoria.
Una storia d’amore fra mille. Tra uomini.
Una cruda relazione che si sgretola nella morte. Una rinascita.
Noi spettatori osserviamo ignari l’evolversi della memoria.
E un dolore che non strazia. Ma logora dentro.
Alcuni pensano che valga la regola del “chiodo scaccia chiodo” per riuscire ad andare avanti, illesi da una mancanza sopravvenuta.
Altri ci muoiono davvero dentro quel vuoto.
Una regola non esiste. Non una per tutti.
Lentamente ci si accorge che bisogna andare avanti. Che la vita non ti aspetta.
L’amore ritorna a sbocciare come un fiore che, a volte, inevitabilmente appassisce.
Un giorno, spesso, non significa niente. Un’ora, invece, può dare tanto.
Le pagine si susseguono verso una fine che non esiste.
Non è concepita nella storia.
La speranza invece può ritornare furente.
E le immagini del domani ancora copiose. E calde.
Luna

La canzone d’amore di Queennie Hennessy

nataleLettera d’amore di altri tempi. Aria che profuma di freschezza.
Nonostante l’età. Malgrado tutto.
Raccontare una vita non deve essere facile. Soprattutto per una donna che non ha più molto da vivere e alla quale non resta che Aspettare.
No, lei non attende la morte, sovrana di ogni esistenza. Lei aspetta lui. Il suo Harold.
Chi non lo conosce ancora imparerà a capirlo attraverso le parole della sua eterna innamorata che, alla fine di ogni tempo e al termine della sua esistenza, rivive –  tramite emozioni e ricordi – una vita piena di attenzioni, paure ed eterni mutamenti.
Harold è così, regala attimi di felicità e naturalezza senza neanche accorgersene.
Perchè è speciale. Semplicemente unico.
E chi incrocia il suo cammino non può fare a meno di notarlo.
Ma non voglio parlarvi di lui. E’ lei la nostra guida adesso. Queennie. Una giovane donna piena d’amore. Un’anziana signora ricca di ricordi. E di amore. Quello non cambia mai. E’ eterno, come l’anima.
Attraverso le sue mani e i suoi occhi ci porterà a vivere profonde disattese ed umane sconfitte.
Ci condurrà per vie impervie e montagne alte fino al cielo. E non c’è una fine. Tutto rimane sospeso.
Non sembra il secondo capitolo di una storia già scritta. 
In realtà è un racconto completo ed intatto, in grado di camminare da se’ verso un’esplosione di leggerezza. Proprio questo ci vuole a Natale. La vita che continua nella realizzazione di un attimo.
Perchè aspettare non vuol dire necessariamente fermarsi, annullandosi.
Aspettare può portare al rinnovamento e alla scoperta. Ma in fondo, a volte, sedersi in attesa di qualcosa può significare  tanto.
E trovarsi davanti la speranza del domani, può valere davvero la pena.
Buon Natale di cuore. Che ogni vostra attesa non sia vana.
Luna

Il mio articolo e tanti altri sul nuovo magazine di Natale! Date un’occhiata:
http://scriveregiocando.it/natale14.html

natale 2

Pantera

panteraCosa si saranno mai detti, tra di loro, seduti a quel tavolo buio e isolato?
Presto detto. L’arcano mistero mi viene svelato alla fine del racconto.

Ma l’amarezza rimane dentro. Classico di Benni.
Ti fa amare la sua protagonista e poi, in un attimo, vorresti prenderla per il collo.
Perchè non si è fatta avanti ugualmente? Come farsi scappare l’opportunità della felicità?
Non c’è niente da capire. Nessuna spiegazione.
In effetti, molti di noi amano prendere la vita per come viene, giorno per giorno…
Accettano il destino, per quanto contorto e crudele.

Semplicemente rassegnandosi.
Altri, come Aixi invece, lottano duramente contro la morte, cercando di strapparla ai giorni sofferenti.
E alla fine, magari ci riescono. O forse no.
Forse è solo un combattimento infinito, una guerra senza pari, una lotta disperata.
Giorni difficili e tragedie immense si nascondono dietro anime immobili che cercano di entrare nel pulsante vivere delle ore inquiete.
Immancabile l’epilogo. Contorto e duro.
In Benni amo profondamente quello che riesce a creare con poche parole.
Costruisce mondi inadeguati e terribili, mettendoci dentro cuori che rapiscono e rubano istanti di energia e purezza.
La vita vera dentro lo sporco del domani.
Vorresti tendere la tua mano. Aiutare a comprendere come vanno le cose.
Ma ad un tratto ci si perde. La logica non esiste più.
La paura del mondo sembra irrazionale, esagerata.
E alla fine, il giusto esiste. 
Impossibile, ma giusto.
Luna

Bianca come il latte rossa come il sangue

rossaPregiudizio. Devo ammetterlo.
Mi sono accostata a questo libro con tanto cinismo e superficialità.

Se devo spiegare il motivo… bho!
Forse perchè i fenomeni del momento non mi attraggono mai granchè.
O magari per l’invidia verso chi scrive il suo primo libro e ottiene un così grande successo.
Mi sbagliavo. Ammissione di colpa.
La storia è un turbinio di parole e frasi di un giovane ragazzo come tanti.
Scuola, motorino e primo amore.
Leggendo tra le pagine mi sono ricordata… l’amore è una cosa semplice….
E non importa se a volte gli ostacoli non ci permettono di vivere le persone serenamente.
E se la sera si torna delusi perchè colti dall’ennesima delusione.
E’ la vita che è complicata. L’amore è un’altra cosa.
Ti fa battere il cuore all’impazzata e riempie la tua esistenza di sogni.
A volte i desideri sono davvero impossibili. Ma che importa… tutto sembra reale, tutto è assolutamente realizzabile quando si ama veramente qualcuno!
Il cuore brilla di luce propria. 
Gli occhi vibrano al pensiero del dolce incontro.
E se una vita che si spegne basta a far capire quanto sia importante VIVERLA questa VITA…
Se un’anima che va è un monito verso l’esistenza vera…
Non sprecare la nostra vita allora, diventa una promessa.
Un giuramento da portare dentro.
Per sempre.
Luna

 

Stoner

stonerFenomeno letterario? Eroe di giusta fama?
Stoner ha ricevuto la meritata popolarità solamente dopo tanto tempo e ha dovuto lottare molto per insinuarsi nei comodini di noi lettori e appassionati.

Ma alla fine ce l’ha fatta. Ed  è facile intuire perchè.
La scrittura è leggera e delicata. Inoffensiva.
La sua vita, una delle tante. Discutibile.
Tuttavia non si riesce ad odiarlo per i suoi sbagli. Nessuna rabbia.
L’uomo comune è forte dentro ognuno di noi e ci ingabbia.
E Stoner è proprio così, “normale”.
Ha dedicato tutta la sua esistenza al suo lavoro di professore dimenticando spesso, la sua natura di uomo, marito e padre.
Per un momento ha incrociato l’amore. Uno di quelli da perderci il cuore ed i sensi. 
Un attimo e poi via.. verso la realtà.
Non si può dire che abbia sprecato la sua vita. Nessuna esistenza è davvero inutile.
E mentre leggiamo delle sue vittorie e sconfitte, non possiamo non apprezzare la sua volontà di provare.
Provare ad amare veramente. Ad essere padre. A sorridere ancora.
Non riuscire non è una colpa.
E’ la vita. 
Luna

L’uomo delle nuvole

fiabaSolo un artista poteva scrivere una simile favola.
La voglia di sovrastare le nuvole si coglie in ogni singola riga.

Il mistero e la follia diventano solide realtà.
Uno strampalato acrobata si trova a dover combattere il proprio male steso a letto, costretto alla terraferma. Il cielo diventa un’ossessione.
Strane creature si piazzano a metà del sogno e della vita, rapendo i sensi e l’eternità.
Una trasformazione diventa l’unico modo per la salvezza. E le ali per poter finalmente volare.
Di questo strano scrittore avevo letto il suo precedente testo che mi colpì particolarmente. Richiamai quella lontana fiaba a mia madre quando dovette scegliere se vivere portando nel suo cuore il tichettio di una valvola meccanica.
Questa nuova storia invece celebra l’amore nelle sue svariate forme, estendendolo al di là di ogni limite e misura.
L’immaginario si confonde con la realtà e con i pensieri.

La lotta con il proprio male assume i colori della magia e delle allucinazioni.
La domanda che viene posta è la seguente: In cosa siamo disposti a trasformarci per amore?
Forse in uccelli, come l’inguaribile protagonista.
Magari in persone migliori. In mamme. O consiglieri.
Di certo, solo una cosa è certa.
L’amore trasforma. 
E ci fa volare nei nostri sogni.
E nelle eterne speranze.
Luna