La gatta

“Devo aver avuto un presentimento, per accendere a quell’ora la luce e leggere. A pensarci bene, la mia insonnia di questi giorni doveva dipendere dall’assenza di Lily; senza rendermene conto la stavo aspettando. Mentre pensava a queste cose le lacrime le sgorgavano dagli occhi “.

Questo piacevole racconto lungo narra una sottile vicenda che lega le anime di tre persone che hanno fatto parte di una famiglia. Anzi, quattro se contiamo la dolce gatta Lily.
Shōzō è un uomo pavido e noncurante.
Ha scacciato la prima moglie grazie alla complicità della propria madre e dell’amante, e passa le sue giornate in compagnia dell’affettuosa gatta, in casa con lui da molti anni.
La nuova moglie, Fukuko, lo tiene sempre d’occhio e lo controlla in quanto conosce le abitudini del marito, fannullone e infantile come pochi.
La giovane coppia vive in compagnia della madre di Shōzō che ha preso a buon cuore la nuova sposa del figlio.
Tutto procede come sempre fino a quando la prima moglie di Shōzō chiede a Fukuko che le venga affidata la gatta Lily, per poter tenere almeno in casa l’animale che tanto le ricorda il marito che l’ha abbandonata.
Sembrerebbe un invito innocente, una richiesta da parte di una donna sofferente e sola, ma le sue parole, impresse in una breve lettera, cambieranno qualcosa nelle coscienze di tutti i protagonisti fino ad innescare pensieri ed azioni diverse in ognuno di loro.
Vi consiglio di immergervi in questa lettura leggera e rilassante.
Vi ho incuriositi?
Luna

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Ninfee nere

ninfee
Di gialli non ne leggevo da tempo e Bussi è stato l’amo per ricominciare a prenderli tra le mani.

Ha ispirato la mia voglia di scoprire, pagina dopo pagina.
Sicuramente non è un giallo come se ne leggono tanti, è principalmente la storia di Monet e della sua pittura.
La colorata Giverny è la località che accompagnerà il viaggio dei lettori.
Il parco, le ninfee faranno da sfondo.
Dolci gli Impressionisti e le loro pennellate.
Le protagoniste sono doppie, triple.
Anime diverse, esperienze affini e graffianti.
Percorsi fatti di passi confusi e incerti.
Racconti che si intreccano e confluiscono nell’omicidio e nel sangue.
Dettagli importanti, immagini difficili da dimenticare.
L’atmosfera è quella di un perfetto noir, ma la storia sa di favola gotica.
La pittura trascina verso un finale da favola, letteralmente.
Adoro questo modo di raccontare deluso e rassegnato.
Amo le parole strozzate che celano aspettative dolorose.
Mi piace tutto questo perchè è irreale, apparenza allo stato puro.
Parteggerò prima per la salvezza della bambina, poi difenderò la vecchia, e infine odierò la maestra.
E tutto coinciderà, i contorni si dissolveranno.
Difficile parlare profondamente di un giallo senza il terrore di svelare troppo.
A me è venuta voglia di prendere il mio libro su Monet e studiarne ogni singolo tratto.
E a voi?
Luna

Uomini e topi

topi
Racconto capolavoro.

Da leggere, assolutamente.
E’ la storia di due uomini, della loro amicizia e della separazione.
Esperienza da fare, viaggio da condividere.
Sono gli anni in cui si moriva di fame, i lavoratori andavano alla ricerca di un posto in cui fermarsi e di una vita da raccontare.
I tempi bui della fatica fanno da sfondo verso i passi dei due protagonisti che convergono verso una fattoria che offre una scappatoia dalla fuga.
Uno esile e sveglio, l’altro grosso e taciturno.
Uno che lavora con la lingua, l’altro con le mani spezza l’esistenza.
Campioni per un giorno, tessitori di sogni.
E’ un romanzo fatto di speranze, verso la realizzazione di un desiderio comune.
Possedere un pezzo di terra rappresenta la libertà da una schiavitù fatta di comando e sudore.
Evitare la lite, sopportare oltre ogni limite pur di raggiungere la libertà.
E, anche se per poco, ci ho creduto veramente, seppur un tremendo destino veniva annunciato da tempo.
Ci ho creduto per un attimo, come ci hanno creduto loro.
Non ci ho creduto più, quando il presagio della fine incombeva dietro l’angolo.
Non ci abbiamo creduto mai, abbiamo solo sperato che finisse quanto prima.
E la fine è arrivata. In anticipo.
L’abbiamo vissuta con loro, con entrambi.
Mentre l’altro parlava e si scusava nel vento.
E il suo amico sognava con il volto attento.
Entrambi celavano un segreto.
Entrambi morivano sul colle dell’attesa. E del dolore.
Luna

Una stanza tutta per sé

virginia
Virginia Woolf cattura, inevitabilmente.

Questo saggio è un inno alle donne, un pensiero positivo per chi ha voglia di rimettersi in gioco, ancora una volta.
Un messaggio pieno di speranza per tutte le ragazze che vogliono realizzare i propri sogni.
La Woolf dichiara a voce alta che le donne sono capaci di fare tutto, proprio tutto.
E non è un’opinione che cozza con chi afferma che le donne sono capaci di fare bene i figli e mandare avanti la famiglia, no no, Virginia dice anche questo.
Senza le donne non ci sarebbero i futuri robusti combattenti e la società non sarebbe piena di persone brillanti che arricchiscono il mondo.
Non ci sarebbe nessuno senza le donne pronte a procreare.
Ma la donna è molto di più.
E’ quell’anima che ricerca il diritto alla cultura e all’istruzione esattamente come viene impartita ad un uomo.
E’ quella persona che vuole scrivere i suoi romanzi e firmarli con il proprio nome.
Vuole i meriti per la sua opera e per i suoi sacrifici.
Vuole essere riconosciuta come essere pensante, non vuole essere uguale all’uomo, vuole essere donna.
Donna, epicentro e Musa.
Donna, cuore e mente.
Penna, voce, ali.
Donna, vita e amore.
Viva Virginia. 
Luna

L’assassinio del Commendatore

Le sue parole sono un nettare per i miei pensieri.
Murakami, io lo adoro.
E’ un viaggio nel tempo e nello spazio, nella conoscenza del più profondo lato di se stessi.

L’arte assume contorni indefiniti per poi realizzarsi nelle semplici linee del viso, e nei tratti incerti dell’uomo.
Il romanzo esplora le paure più profonde, indaga sul senso vero della vita e della morte.
Ci rivela l’importanza del contatto con la realtà e il lasciare andare i ricordi di chi ormai non è più con noi.
Ci culla nella morbidezza delle certezze più dolci della vita, nei caffè, nelle colazioni solitarie.
Ci anima di coraggio, ci porta davanti al senso pieno dell’esistenza.
Protagonista assoluta è l’arte e la creazione delle cose.
La forma dei pensieri rende magica l’idea della vita.
E le idee si manifestano in una concretezza spiazzante, fatta di colori e parole imprecise e deliranti.
La solitudine rivela un animo sofferente, in grado di riprendersi tutto ciò che ha perso per una imperitura e agghiacciante cecità.
Speranzosa come sempre, leggo il libro divorandone ogni pagina fino a raggiungerne la fine.
E quella arriva senza mai deludermi.
Le anime degli scomparsi non mi fanno paura, ma fanno da consolazione.
Perchè riprendere da dove ci eravamo fermati non sempre è un male.
Riacquistare ciò di cui ci eravamo separati può essere l’inizio di qualcosa di nuovo.
L’amore per la pace fa da perno alla volontà di reagire.
In un modo o nell’altro la vita ci sceglie.
E a volte sceglie per noi.
Estasiata da tanto animo, aggiungo cuore al cuore.
Ho voglia di sognare e, per attimo, chiudo gli occhi.
Mi raggiunge un’idea dall’alto della mia confusione.
Poi tutto è silenzio, e profonda serenità.
Luna

Cronache di un venditore di sangue

sangue
Udite udite, la scrittura di Yu Hua è davvero incantevole!
L’ho amato, dalla prima all’ultima pagina.

Troverete crudeltà, tristezza, profondo sacrificio e amore, tanto amore.
E’ il racconto di un uomo e della sua famiglia, della povertà della Cina durante la Rivoluzione Culturale, dell’amore per i  figli e di quello che un uomo è capace di fare per salvare la propria famiglia.
Xu Sanguan è il protagonista della vicenda che narra di un’antica usanza, molto diffusa nella Cina di quei tempi, relativa alla vendita del proprio sangue.
Donare il sangue per noi è un gesto volontario e solidale, per Xu Sanguan è solo un modo per guadagnare dei soldi, per tirare avanti e sopravvivere.
L’amore di questo uomo per i suoi figli si scopre poco a poco, a volte io stessa l’ho messo in dubbio, ma puntualmente mi veniva confermato dai gesti semplici e significativi che per quegli anni rappresentavano la volontà di andare avanti per non morire.
Un piatto caldo di spaghetti, il vino di miglio al ristorante, il rientro a casa sulle spalle del padre, questo è amore.

Commovente e divertente, che dire, unico.
Felice Uno, Felice Due e Felice Tre vi riempiranno la testa con i loro problemi e caratteri così differenti.
Le tradizioni cinesi si intravedono tra un episodio e un altro, la solidità dei legami e la voglia della verità fanno da cornice a questa storia davvero commovente.
Questo romanzo ha l’anima della battaglia, della lotta per resistere alla fame aggrappandosi alla vita, ad ogni singolo alito e respiro, all’amore che viene messo in discussione per poi sbocciare di nuovo, più di prima.
Ho fatto un viaggio nel corpo di un uomo, ho colto la sua sofferenza e disperazione quando credeva di essere in punto di morte.
Ho sentito i suoi lamenti, la forza d’animo, la sua energia sprigionarsi da ogni fibra del corpo, fino ad esplodere di luce e immagini.
Colore, sfumature crema, energia e agonia.
Cina, sangue, morte.
Vita.
Luna

Amori senza amore

amori
Ci si può innamorare spinti dalla noia e dalle ripetute delusioni?

Può, un senso di riscatto, portare un uomo a prendere moglie?
Si può dire di amare senza amare davvero?
Il grande Maestro Pirandello ha una chiave per tutto. Anche per le delusioni.
Si aspira ad essere felici, a non vagare nel buio, e invece poi ci si perde di nuovo.
I legami tra gli esseri umani non sono cosa facile, si prova sempre ad andare avanti nonostante il senso pieno della difficoltà e del dubbio.
Pirandello è uno scrittore in grado di sprofondare dentro i sentimenti umani, quelli più scomodi e nascosti.
Attraverso le sue parole ci si guarda in faccia, davanti ad uno specchio.
Si riesce a vedere ciò che di noi sa di viscido, di illusorio.
La viltà non viene necessariamente accettata, ma compresa nella nostra quotidianità, come qualcosa che fa parte degli uomini.
Ho letto tanto di lui quando ero piccola, adesso non ne rammento molto.
Leggere Pirandello era d’obbligo nelle scuole ed io, come tutti, lo facevo malvolentieri.
Solo adesso ne riconosco la potenza.
Adesso che posso scegliere di leggerlo per conoscerlo e riconoscerlo.
L’orgoglio della mia terra, e non è il solo.
Autore di grandi racconti, di legami forti e fragili, storie di vita vissuta.
“L’amica delle mogli” mi ha particolarmente colpita, forse perchè all’inizio non sapevo dove volesse arrivare.
Poi ho capito, e sorriso, per la verità.
Della donna che non si compromette, non si mette in gioco per rimanere immacolata agli occhi dell’uomo.
Di quella donna che aiuta le altre ad affidarsi all’uomo, quando, lei per prima, decide di non farlo. 
Di quella donna voluta da tutti e da tutti vista come perfetta.
E poi la verità: una donna perfetta è quella che non si conosce, che non si prende.
L’anima voluta e desiderata appare misteriosa e conturbante se non la si è mai posseduta.
E allora ecco i rimpianti degli uomini, le lodi dei mariti, e la grandezza di Pirandello.
Un Maestro che il tempo non ha fatto perdere al mondo, ma che il tempo ci restituisce ogni giorno.
Luna 

Memorie di Adriano

adriano

“Piccola anima smarrita e soave (…). Un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non vedremo mai più… Cerchiamo d’entrare nella morte a occhi aperti…”.

Comincio la mia riflessione dalla fine, stranamente, come mai ho fatto prima.
Devo confessarlo; mi sono commossa, un brivido al cuore mi ha percorso nel profondo.
L’imperatore mi ha accompagnata nel suo mondo fatto di colori e suoni rombanti.
La vita di un grande uomo si è intrecciata con la storia di una città che risiede nel tempo e nella memoria.
L’esistenza di un essere nobile mi ha catturato le giornate, le sue parole mi mancano.
Ecco di cosa era fatto Adriano: “Noi siamo funzionari dello Stato, non siamo Cesari”.
Amava la giustizia applicata alle giuste circostanze.
La gentilezza era la virtù che più apprezzava nella gente.
Amava il fanciullo che rifletteva di eterna divinità.
Era corretto, era un sapiente governatore.
“Si è protestato quando bandii da Roma una patrizia, facoltosa e stimata, perchè maltrattava i suoi vecchi schiavi: qualsiasi ingrato che trascura i genitori infermi scuote di più la coscienza pubblica, ma io non vedo molta differenza tra queste due forme di crudeltà inumana”.
Quanto ho appreso da lui, dalla sua vita, dai suoi pensieri emozionanti.
Ho capito il freddo degli inverni della vita, ho assaporato la prudenza e la
tolleranza, ho goduto di leggi giuste ed equità.
Il senso del suo spirito ha pervaso le mie membra, la sua anima ha riempito ogni spazio.
Lo vorrei avere accanto, ogni giorno.
Avrei voluto chiedere a lui cosa fare quando, in crisi, ho deciso di cambiare mestiere.
Come saggio amico presente lo avrei voluto interpellare nell’istante in cui ho pensato di fare marcia indietro.
E ancora, lo vorrei adesso come mio consigliere per considerare insieme le strade future, possibili speranze da percorrere.
Non ci sono parole per descrivere le emozioni che ancora conservo nel mio cuore.
So solamente che sarà impossibile per me adesso dimenticare l’esperienza della storia che si è fatta avanti.
Nessun nuovo momento potrà cancellare quelli passati.
Nessun uomo potrà apparirmi  come lui.
Un sospiro ancora. Ed eccolo lì.
Inizia la Storia.
Luna

In cinque anni tante cose sono cambiate. La passione, tuttavia, rimane nel tempo.

 

Cecità

cecità
Immaginate di non vedere più nulla, di colpo.
La vita si sbiadisce, scompare in un lampo e voi vi ritrovate da soli come in un deserto.

In preda all’ansia vi trascinate disperati tra un vicolo e un altro alla ricerca della verità.
Tornate a casa e non sapete se quella è casa vostra.
Toccate i vostri abiti e vi riscoprite bagnati e stanchi.
Camminate in mezzo al nulla, dove il poco è già troppo.
Cercate aiuto e trovate miseria.
Vi affidate ai vostri sensi e sentite solamente odori sgradevoli e il marcio che sa di umanità.
Ecco, io ho chiuso gli occhi e quello che ho visto è stato questo.
Lacune di morte, fiati sospesi nel tempo. Ore che volano.
Mani alla ricerca di mani. Carezze che si perdono nell’anonimato.
Violenza, tanta brutalità.
Poter cambiare le cose è impossibile, anche se sei il solo a vedere in un mondo di ciechi.
Si potesse ridurre di un attimo la sofferenza di una vita… si potesse acchiapare il tempo.
Ma niente di questo è realizzabile, le giornate si avvicendano e proseguono negli anni.
Poi d’un tratto la luce; riacquista l’anima e il vuoto, trasformandolo in universo.
Ci vedo. Ci vedo di nuovo.
Ma come dimenticare le brutture dell’uomo. 
Come riscoprire la serenità ceduta al dolore.
Non adesso, non ora che abbiamo visto veramente.
Come tornare alla vita dopo aver guardato con i veri occhi?
Dopo aver visto di cosa l’uomo è veramente capace, come si può ritornare alla ordinaria vita?
Come cancellare tutto?
Come continuare a vivere dopo aver conosciuto la morte nel cuore?
Come vivere nel silenzio dopo aver urlato di grida strazianti…

Luna

Le quattro casalinghe di Tokio

tokio
Un thriller giapponese non lo avevo davvero mai letto.

E devo dire che mi ha colpito alla grande.
Ipnotico. Un affresco perfetto della società. Di tutte le società odierne.
Uno spaccato dei nostri giorni, di quelli tristi, votati al pianto e alla corruzione.
La disperazione dell’oggi, l’esigenza di andare avanti.
Incredibile il modo di raccontare tutto questo con assoluta semplicità e leggerezza.
Quasi con ironia, divertendo il lettore.
Spaccare i corpi a metà e poi ancora e ancora.
Può diventare veramente un mestiere?
Fin dove può arrivare un uomo per guadagnare il denaro utile per pagare le bollette?
Quali limiti è disposto a superare? E una donna? E quattro donne?
Le personalità delle protagoniste sono diverse e variopinte, a tratti grottesche.
Quante debolezze, quanta poca forza nella mancanza di opposizione.
L’uomo si vende per poco, la paura non è in grado nemmeno di fermare lo scempio più folle.
E a vincere è sempre lei: la voglia di farcela, nonostante tutto.
La faranno franca per poi accorgersi di aver perso qualcosa.
Se stesse e la voglia di rivalsa.

Tremende le sensazioni che rimangono nel cuore, fino all’ultima pagina.
Violenza di emozioni, tempeste di immagini.
Eppure, magicamente, si riescono a comprendere fino in fondo le esigenze di ognuna di loro. E i brividi aiutano a ricordare.
Ed ecco che nella tremenda e fredda Tokio ci apprestiamo a vivere l’avventura più incredibile.
Mettetevi comodi. 
Che tutto abbia inizio.
Luna