Breve trattato sulle coincidenze

“Tu sei stata fortunata a conoscere uno come lo zio, ma io penso che.. insomma, che ci sono degli uomini nati per stare soli”.

È esattamente questo il pensiero del postino di Girifalco, un uomo solitario il cui lavoro lo porta a conoscere quasi tutti gli abitanti della cittadina in cui vive e lo obbliga a consegnare messaggi e lettere, non sempre dai contenuti entusiasmanti.
Il postino ha una passione nascosta, quella di aprire la posta indirizzata agli altri, leggerla, e successivamente ricopiarne il contenuto, incluso calligrafia e stile. Il suo segreto è proprio questo: conoscere i segreti di tutti gli abitanti del paese.
In questo modo riesce a vivere le vite che non sono la sua, ad immaginare volti e sentimenti mai provati, a coprire vuoti della sua esistenza difficili da riconoscere e ammettere.
Il postino è un’anima quieta, “non voleva una donna con cui vivere, una donna da toccare e sentire, ma solo particolari da guardare”.
La sua dote del ricopiare in maniera scrupolosa qualsiasi altra scrittura comincia ad entrargli a fondo nell’anima e lo porta a pensare di avere in mano un potere tale da poter cambiare il destino delle cose.
“Se avesse avuto nella condotta quotidiana la stessa sicurezza che ostentava nella scrittura: come scriveva bene, quanto viveva male!”.
Il postino, forse in ritardo ma neanche troppo, riuscirà a capire il senso di vuoto e insicurezza del suo cuore, comincerà a portare a termine le sue intenzioni, inizierà a vivere.
La penna di Dara è sempre lieve e gentile.
Bel titolo anche questo, mai come “Malinverno “ ma ugualmente godibile.
Luna