Non ho ancora scritto un post su nessuno dei romanzi, scritti da uno dei miei autori preferiti.
Eppure li ho letti tutti. Divorandoli.
Novecento non delude. Non può farlo.
Monologo stupendo sul senso della vita. Su come viverla questa vita.
Le emozioni sono cascate copiose, che travolgono ad ogni singola parola.
Poesia di speranze. Vuoti che si colmano e si arrendono all’evidenza.
Un pianista straordinario. Una vita che ispira e commuove.
Difficile poter scrivere qualcosa su quelle parole, che già da sole, sono l’essenza della perfezione e del giudizio.
Equilibrio governato dal mare. Musica che emerge dal cuore.
Riportare la storia, le immagini che riesce a creare, è davvero troppo per me.
Se la memoria non mi inganna, non ho mai pianto davanti un film.
Solo una volta leggendo un libro. Questo.
“È una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli, un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all’Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: “A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave“.
Che dire… Riesco a piangere ancora adesso.
Luna
Mese: ottobre 2013
Paperblog
Amici, faccio parte del nuovissimo ed immenso Paperblog!
Piattaforma assolutamente interessante e divertente, per chi ha voglia di leggere notizie ed eventi dai colleghi blogger.
Indovinate di quale argomento mi occupo…. indovinato!!!
Luna
« Convalido l’iscrizione di questo blog al servizio Paperblog sotto lo pseudonimo Luna »
L’uomo dei cerchi azzurri
Leggere un giallo disinteressandosi totalmente del finale, è stata per me un’esperienza unica e stranamente stimolante.
In questa indagine inquietante e silente, l’unica cosa che interessa veramente è capire il pensiero di questo curioso commissario, entrando nei suoi ragionamenti e nelle sue buffe interpretazioni.
Inutile dirlo, è davvero impossibile.
Che poi la cosa bella è ritrovarsi fra colleghi disponibili e attenti.
In commissariato appaiono tutti ben disposti a venirsi incontro, noncuranti della mania di Jean Batiste di disegnare foglie in un quaderno alla ricerca della soluzione esatta del caso.
Difficile immaginare la faccia dei poliziotti quando l’unica risposta possibile che riescono a tirar fuori dal proprio capo è “non lo so”.
Quando tutto richiama la voglia di certezza e soluzione, ecco che questo strano omino si muove silenzioso, aspettando che l’assassino si trovi a portata di mano.
Buffo davvero.. e in più non fa nemmeno ridere.
Eternamente innamorato della sua Camille…. un uomo che va a letto con tutte, pur di cercare un modo per dimenticare.
Mica ci riesce. Classico direi.
E quando sembra di aver capito veramente, la realtà è diversa da quella che appare.
Dialoghi pungenti e freddi.
Verità nascoste e negate.
Sogni infranti che spariscono alla luce del giorno.
Un velo di malinconia che fa riflettere.
E poi all’improvviso la fine. La luce che appare all’orizzonte e tutto si distende.
E i pensieri allora volano in alto…
Al dolce “tesorino” che forse si negherà per sempre.
E una vita spesa nell’attesa. Del domani.
Luna