La gatta

“Devo aver avuto un presentimento, per accendere a quell’ora la luce e leggere. A pensarci bene, la mia insonnia di questi giorni doveva dipendere dall’assenza di Lily; senza rendermene conto la stavo aspettando. Mentre pensava a queste cose le lacrime le sgorgavano dagli occhi “.

Questo piacevole racconto lungo narra una sottile vicenda che lega le anime di tre persone che hanno fatto parte di una famiglia. Anzi, quattro se contiamo la dolce gatta Lily.
Shōzō è un uomo pavido e noncurante.
Ha scacciato la prima moglie grazie alla complicità della propria madre e dell’amante, e passa le sue giornate in compagnia dell’affettuosa gatta, in casa con lui da molti anni.
La nuova moglie, Fukuko, lo tiene sempre d’occhio e lo controlla in quanto conosce le abitudini del marito, fannullone e infantile come pochi.
La giovane coppia vive in compagnia della madre di Shōzō che ha preso a buon cuore la nuova sposa del figlio.
Tutto procede come sempre fino a quando la prima moglie di Shōzō chiede a Fukuko che le venga affidata la gatta Lily, per poter tenere almeno in casa l’animale che tanto le ricorda il marito che l’ha abbandonata.
Sembrerebbe un invito innocente, una richiesta da parte di una donna sofferente e sola, ma le sue parole, impresse in una breve lettera, cambieranno qualcosa nelle coscienze di tutti i protagonisti fino ad innescare pensieri ed azioni diverse in ognuno di loro.
Vi consiglio di immergervi in questa lettura leggera e rilassante.
Vi ho incuriositi?
Luna

Benedizione

A mio padre
“In autunno le giornate si fecero fredde, mentre gli alberi perdevano le foglie, e in inverno arrivò il vento dalle montagne, e sugli altopiani della contea di Holt ci furono tempeste notturne e tormente di neve lunghe tre giorni “.


Mi ritrovo di nuovo qui a parlarvi di Haruf, perché il piccolo mondo dì Holt, in realtà, mi appare così grande. Mentre Dad ripensa alla vita trascorsa, ripercorriamo con lui gioie e amarezze della sua esistenza.
Un uomo non è mai completamente buono o cattivo. Tutti noi compiamo, a volte, dei gesti inspiegabili, dettati da una convinzione momentanea, da ragioni apparenti. Eppure, a volte, il giusto e lo sbagliato si confondono, senza eliminarsi, coesistendo.
Holt è ricoperta di malinconia, di pianto e rimpianto. La gente muore, le anime si acquietano.
Uomini vanno via dalla loro famiglie, altri ritornano. Uomini e donne.
Le sere d’agosto sono serene, osservate dalle verande delle case, così vicine tra loro da vedere le ombre dentro.
In questo romanzo prevale un sentimento di compassione. Per tutte le vite in gioco, per le scelte fatte, per l’amore desiderato e per le parole che potevano essere dette.
Personalmente mi sono ritrovata lì ad Holt.
Nelle foglie, negli sguardi comuni, nella sofferenza del dover dire Addio. Venite anche voi ad Holt.
La strada non è facile da trovare, ma, come le cose belle, ti appare all’improvviso.
Basta chiudere gli occhi.
Luna


Otto anni.
Un blog acceso.
Una fiamma che continua a non spegnersi.

La vegetariana

vegetariana
Ho letto una storia straordinaria.
Molto profonda e intensa.
Questa scrittrice coreana mi ha piacevolmente colpita.
La sua scrittura lascia il segno oltre che innumerevoli messaggi nascosti dietro i comportamenti dei personaggi.
La storia appare semplice: in virtù di un sogno angosciante in cui vi è solo carne e sangue, una donna decide di diventare vegetariana.
Mangiare carne le fa ribrezzo.
La famiglia d’origine non accetta la sua scelta in quanto non mangiare carne significava, secondo l’opinione comune, ammalarsi e assumere un aspetto malaticcio.
Dunque, davanti al marito inerme e consenziente, il padre della donna la costringe con forza ad introdurre in bocca un pezzo di manzo che viene da lei sputato con un verso quasi animalesco.
Da lì in poi inizierà un percorso doloroso e sentito che porterà la donna ad assumere uno stile di vita che avrà poco di umano, la sua idea di esistenza diventerà simile a quella degli alberi che hanno bisogno solo di aria, acqua e terra per vivere.
La storia si svilupperà davanti ai vostri occhi e neanche voi potrete fare niente per cambiarla.
Non potrete aiutarla.
Fatevi appassionare dalla scrittura di Han Kang e provate ad entrare nei meandri di un’anima tormentata e delusa dove regnano disturbi alimentari e non solo quelli.
Per animi sensibili e per chi ama la vita in tutte le sue forme.
Una storia che ha il profumo del vento e gli odori della terra.
Luna

 

Superba è la notte

superba
Non sono una grande lettrice di poesie, mi piacciono i versi, ma faccio fatica a farli davvero miei e mi perdo tra i tanti possibili significati.

Eppure mi sono ripromessa di leggere qualche verso prima di andare a dormire, anche qualcosa di semplice, se semplice può definirsi la poesia.
Ho deciso di iniziare con Alda Merini dopo essermi approcciata ad Antonia Pozzi, grazie ad un gruppo di appassionati lettori che mi riempie di suggerimenti.
La poetessa milanese mi appare una grande donna, oltre che essere una brillante penna.
La sua storia è assai commovente e dolorosa, traspare dalle sue parole così ricche di significato e di passione per la vita, seppur tanto dolorosa.

La sua lirica è fatta di sogni ripetuti, di figure che si perdono nel tempo, mi evoca emozioni lontane, volti amati come quello di mio padre, avvolti da fatali ricordi eppure presenti nella vita di sempre.
Emozionante, inafferrabile.
La sua scrittura fa male, è fatta di dolore e di lacrime estranee eppure sentite.
La sua vita sembra magica, irreale, eppure è miracolosamente vera ed è riuscita ad emergere tra quelle ombre dell’esistenza che l’hanno accompagnata fino alla fine dei suoi giorni.
Morire per rinascere, vivere ancora e poi morire d’amore.
Una grande ricamatrice.
Una vera arte.
Luna

Dedico questo mio scritto a mio padre. E a me, maturata nell’amore.

Appartamento 401

appartamento
Ho vissuto per tanti anni condividendo un appartamento con coinquilini sconosciuti o quasi.
Ho fatto questa esperienza pazzesca e chissà che non possa ripetersi nella mia vita.

Ho condiviso un pezzo di strada con loro, ho litigato, mi sono confrontata e alla fine sono andata avanti.
Questi ragazzi fanno proprio così: vanno avanti.
Ci sono 5 storie diverse con diverse personalità e talenti.
Universitari, lavoratori attenti, donne innamorate e alcolizzate.
Poi arriva un misterioso coinquilino e tutto cambia. I rapporti si fanno più fitti e ci si comincia a svelare.

Si comincia, perchè in effetti nessuno di loro era stato davvero se stesso dentro quella casa, tra tuttti.
Forse celavano, erano realtà apparenti e diseguali, erano diversi, si confondevano tra loro. 
Questo romanzo va sorseggiato, va letto lentamente, senza far rumore.
Bisogna avere pazienza e si scopriranno tutti i loro lati più profondi e attenti, si sveleranno le carte.
Il nuovo arrivato porterà una ventata di novità, forse tristezza, ma vita sincera.
I vecchi racconti saranno sostituiti dai nuovi, tutti sanno tutto, ma appare il niente.
E’ la storia della vita che inesorabile avanza, si fa spazio tra i ricordi e le nuove occasioni.
Si rifugia nel manto che noi riconosciamo come fiducia e confidenza, ma ha il sapore della disfatta e della paura.
Bisogna lasciarsi travolgere e sondare.
Tra le pieghe dell’anima e il profumo dei ricordi più veri.
Luna

L’assassino

simenon
Di Simenon mi colpisce sempre la semplicità delle sue parole.

La trama è spesso poco articolata: un uomo uccide la moglie e il suo amante segreto.
Basta poco, che ci vuole.
E’ la bellezza della sua scrittura che rende tutto così reale e assurdo nello stesso tempo.
Un uomo comune, un medico rispettato che, in maniera sapiente e premeditata, realizza un omicidio efferato, occultando i due corpi che ha reso freddi cadaveri.
Da quel momento inizia la rivoluzione, intima e personale.
Intrattiene una relazione sessuale con la governante, diviene spavaldo, ambisce a ruoli importanti.
Se sconvolge la reazione del protagonista alle dinamiche quotidiane ancor più colpisce nel profondo l’atteggiamento di quelli che prima stimavano il grande medico.
Cominciano a dubitare.
Nessuna certezza si ha riguardo l’autore del brutale omicidio, ma la collettività ha già trovato il suo assassino. 
Quello che ne scaturirà sarà sicuramente una tragedia umana e un fallimento della specie.
Mi entusiasma come la scrittura di Simenon riesca a far credere che sia davvero facile scrivere un romanzo perfetto.
Leggendo i suoi scritti tutto sembra possibile e anche una come me, capace solo di scrivere sulle parole altrui, riesce a pensare per un attimo che , in fondo, scrivere bene è davvero semplice. 
Buttare giù un romanzo è solo questione di tempo, vorrei pensare.
E invece no, nella vita non va così.
La sua è pura arte. E’ magia delle parole, visione delle immagini.
Non mi resta che continuare a scrivere, scrivere, in ogni tempo, a modo mio.
Le lettere guariscono dai mali dell’anima. 
Le parole sono il giusto rimedio.
Luna

La macchia umana

macchia
Roth è un gigante della letteratura.
E lo sono anche i suoi personaggi.
Non mi nascondo nel dire che è il mio primo Roth e l’ho trovato stupendo.
Stupenda la similitudine tra gli orologi fermi e la morte del genitore, del padre.
Il protagonista, Coleman, ne affronta di ostacoli durante tutta la sua vita, dovrebbe farmi rabbia per come l’ha vissuta e invece mi appare un leone in gabbia.
Nasconde un grande segreto, di quelli che impediscono di condurre un’esistenza felice, di quelli che ti fanno morire dentro.
Eppure lui non muore, afferra la sua vita come un affamato afferra un tozzo di pane e la morde più che può, come può.
Tutti i personaggi di Roth hanno un vuoto dentro, tutti nascondono qualcosa.
In molti appare evidente, in altri è ben celata.
Li adoro tutti.
Il superstite di guerra è quello che più ti entra dentro, e ti fa male.
Vorresti invocare giustizia e farlo ammazzare, ma gridi pietà e lo perdoni.
Le parole di Roth sono acqua gelida e fuoco aperto.
Sono furia incontrollata e vita imperfetta.
Sono anime disperate, amore non protetto, pugni che fanno male.
Lo adoro, lo amo perdutamente.
Regalatevi momenti felici, leggete Roth.
Luna

4321

4321
Non avevo ancora letto nulla di questo famoso autore e, alla luce delle quattro storie di Ferguson, posso dire che Auster è davvero un grande e talentuoso scrittore.

Una penna ricca, fluida.
Scorrevole come acqua che bagna terreni fertili per farli germogliare al sole.
Intensa come raggi spietati e attenti in una calda giornata di agosto.
Un peccato non averla incontrata prima.
Questa non è solo la storia di un giovane ragazzo americano. 
E’ altresì la storia dell’America del secondo ‘900, piena di Presidenti, di rivolte studentesche, di missili, di guerre.
Auster ci coinvolge, o forse Ferguson lo fa.
Ci cattura con il suo sguardo sul mondo brulicante di vita dove l’America è tutto e vivere significa essere parte dell’America.
Un mondo interessante si aprirà ai nostri occhi ricco di scoperte, di attività.
Mi piace questo mondo, l’ho sognato per diverse notti.
E’ tanto diverso dal mio, così come può essere differente una vita in America rispetto ad una vita vissuta in Italia. Un altro mondo, un’altra esistenza.
Città invasate, giovani ragazzi portati a pensare da uomini duri.
Ragazzine in erba ormai donne pronte all’emancipazione e alla realtà dura e spietata della vita quotidiana.
Infanzia che scivola via velocemente verso già una vita adulta.
Quattro storie diverse che a volte si intrecciano in racconti dentro il racconto.
Solo un amore le accomuna tutte.
Forse perchè è solo uno l’amore di una vita, gli altri la contornano.
Ferguson non deluderà i lettori, non ha deluso me.
Se cercate un romanzo americano, ecco, lo avete trovate.
Se cercate la storia di una vita, eccola.
Luna

L’Avversario

l'avversario
Non credevo di trovarmi di fronte ad una storia vera.
Pensavo fosse un racconto romanzato, liberamente tratto, surrealistico.
E invece mi sono ritrovata tra le mani la storia di una vita, di un omicida, di una duplice identità.

Vita di confusione, di tristezza.
Romand non fa altro che mentire, per tutta la vita, in ogni singolo istante.
La sua personalità è terribilmente inquieta, avvolta da una perturbante illusione di caduta, di una fine che non arriva mai.
Carrere lo incontrerà più volte e proverà a raccontare quello che è successo in un giorno qualunque, in una cittadinqa tranquilla, in una famiglia tra tante.
Un giovane promesso medico, uno studioso farmaceutico, un ricercatore affermato.
Lui, l’Avversario.
Un uomo dalle mille risorse, capace di affermare la propria notorietà conosciuta da sempre, da tutti.
Un animo gentile sempre disposto ad aiutare i propri cari nella realizzazione di una stabilità economica derivante da comodi investimenti.
Un padre amorevole. Un marito saggio e premuroso.
Modesto, gentile.
Lui, il Diavolo.
Parole ricoperte di menzogna, falsità, inganni.
Un intreccio mentale che corrode l’animo più puro.
Storia di una tristezza accarezzata dagli anni più teneri.
Verranno raccolte le sue parole di pentimento e amarezza solo dopo la sua carcerazione, nel tempo in cui ogni riflessione interna viene accolta dal silenzio di una stanza e dalle gentili mani di assidui volontari.
C’è tanto da dire, mill pensieri e gesti su cui riflettere.
Eppure io ne sono rimasta senza, di parole.
Estasiata da una scrittura delicata e attenta.
Colpita da parole crude di una storia forte.
Nebbia vagante nel tempo, profonda oscurità.
Mi chiedo dove si possa arrivare per non deludere gli altri.
Cosa ci spinge a mentire su noi stessi pur di non apparire fallibili.
Mi chiedo se si possa arrivare fino all’eliminazione totale delle prove.
E se queste sono i cuori, vuol dire la fine.
Luna

 

L’altra verità

aldamerini
E’ stata rinchiusa in un manicomio per dieci anni. 

Anni di sofferenza e di rotture. Anni di disperazioni.
In quegli anni è riuscita ad innamorarsi, a concepire un figlio e a partorirlo.
E’ riuscita a gridare con tutte le sue forze il dolore che si portava dietro.
E’ riuscita a soprevvivere per riscoprirsi più donna di quello che credeva di essere.
Lei è Alda Merini e questa è la sua storia.
Poco più che bambina, e con due figlie già in famiglia, è stata rinchiusa in un manicomio dove usavano l’elettroshock come cura per la guarigione e la psicanalisi come rimedio per le anime. Quest’ultima è riuscita a salvarla da quell’inferno fatto di camici bianchi e sorrisi senza pietà.
Ha vissuto intensamente una storia d’amore con un malato poi trasferito in un’altra struttura.
Ha partorito una bambina che non ha mai visto.
E’ conosciuta come la poetessa “diversa”, la pazza della porta accanto.
Ha vinto numerosi premi, ha continuato a vivere.
Conoscere la storia di questa donna mi ha portato ad un livello di sublimazione assoluto.
Mi appare eterea, eterna.
La sua esperienza entra dentro le tue ossa e circola nel sangue come i vizi che ci portiamo dietro.
Lei è stupenda, magnifica.
La sua arte non è solo sacrificio ma speranza per tutti.
“Perchè la pazzia, amici miei, non esiste. Esiste soltanto nei riflessi onirici del sonno e in quel terrore che abbiamo tutti, inveterato, di perdere la nostra ragione”.
Luna