La piuma

la piumaLeggera ed inevitabile.
Si posa sulla spalla, scivola via lentamente.

In alto a rallegrare le nuvole. Poi giù a spiare gli uomini.
Un viaggio stancante e difficile. Tuttavia necessario.
E a furia di sbirciare qualcosa si trova. Anche quello che non si vorrebbe.
Due valorosi strateghi pronti all’assalto per vincere la guerra.
E se la battaglia la combattono gli altri è davvero semplice decidere chi fare avanzare per primo.
L’uniforme è accesa e brillante, nitida e pulita. In nessuna parte è devastata dal sangue rosso delle battaglie furenti. L’energia scalpita in un’arma brandita da una mano sconosciuta. Quella degli altri.
In alcune vite manca l’amore. Solitario e timido sfugge ai cuori distratti e impegnati.
E un’anima ferita può chiudersi agli altri per un solo attimo di feroce dolore e disperazione.
Le donne hanno tanto da dare. Considerazione, affetto, carezze.
Ma a volte gli uomini non sanno che farsene del rispetto e comprano il fuoco con i soldi.
Il denaro, freddo e crudele, riesce a guadagnarsi l’emozione di un istante.
Poi tutto diventa foschia ed indifferenza.
E se quella piuma fosse solo un granello di un deserto di nuvole e pensieri.
Sembra niente da sola. Immensa insieme alle altre.
Le ali. Essenziali in un volo di pace esistenziale.
Utili per guardare lontano.
L’uomo non possiede tutte le risposte che vorrebbe. Forse non le troverà mai.
Cerca di scoprire verità oscure e inconsistenti.
Per poi ricordare che al di la’ di un foglio bianco c’è tutto un mondo.
Un universo fatto per realizzare e muoversi.
Per sfuggire alla realtà e diventare vivi.
E alla fine una piuma è fatta per volare.
In alto. Dove adesso sei tu.
Ciao Giorgio.
Luna

 

Lo straniero

lo stranieroIndifferenza.
Profonda neutralità verso la vita. Nessuna lacrima. Mai dolore.

Una vita che scivola, va avanti nonostante tutto.
Un uomo che perde la madre e conquista una donna.
Una proposta di matrimonio che non trova motivi di rifiuto… ma neppure per il si. 
Uguale. Tutto vale e niente conta.
Estraneo nel mondo. Straniero a se’ stesso.

D’un tratto arriva un gesto, un movimento. Sbagliato.
Arriva il momento di difendersi o decidere di mollare.
Ed in fondo, anche questo non conta poi molto.
Anima rara che non sente tremori. Solo caldo e profonda asfissia.
Ogni gesto appare vano e l’attesa profonda e disarmante.
Leggendo non riuscivo a capire perchè un uomo potesse comportarsi così.
Può mai apparire ragionevole questo modo di vivere? Perchè vivere così?
Abbandonarsi di fronte la nullità e i bisogni dell’esistenza.
Non godere dell’amore o apprezzarne solo una parte.
Vivere nell’esistere. Non vivere nell’emozione.
Non sentirsi mostri di fronte la morte. Uccidere per confusione.
Davvero tutti noi possiamo sopravvivere a quello che ci accade e continuare ad andare avanti senza provare nulla?
Respirare la stessa aria non equivale a condividerla.
Ogni uomo è un mondo a se’. Un universo incondizionato di emozioni e parole.
Sentirsi soli fa parte di noi. Gioire, emozionarsi, vivere di ricordi.
Sentire un uomo patire la vita è un dolore che lascia il segno.
E l’estraneità al mondo può raggiungere livelli sconosciuti ed impensati.
Mentre la punizione dell’uomo riconosce la giusta misura.
E la profondità di un attimo è difficile da dimenticare.
Luna