
Non potevo non leggere l’ultimo romanzo di Kent Haruf pubblicato in Italia, “La strada di casa”.
“Questo libro è per chi torna a casa a vedere le sue montagne”, e io sono proprio qui in questo momento, mentre scrivo di questo romanzo straordinario e ho davanti i campi in cui sono tornata, per ritrovare i dolci ricordi del mio passato di figlia e bambina.
Anch’io ho la mia Holt.
È il primo romanzo che leggo di questo autore e sono rimasta affascinata dalla sua scrittura e dalla storia così dettagliatamente descritta. La sua penna è decisa e arguta. Non lascia scampo.
I personaggi li conosci tutti fin da subito, così ben caratterizzati e potenti. Ci troviamo in America, in questo villaggio di lampioni blu e case spaziose e semplici.
Le vite dei cittadini scorrono tranquille quando all’improvviso Burdette ritorna in città. Un uomo trasandato, dall’aria burbera e strafottente.
Cosa nasconde il suo ritorno? Che storia avrà mai da raccontare?Mentre la voce narrante ci svela un passato ormai perso nel tempo, il futuro reale e incerto si prospetta davanti a noi.
Solo leggendo scopriremo se Burdette riuscirà a salvarsi da un destino che non perdona o se non troverà redenzione alcuna negli sguardi dei suoi concittadini e nelle parole della moglie abbandonata.
Holt è un concentrato di realtà, un mondo dove si può trovare il buono e il cattivo, il giusto e il torto.
Io ho fatto un viaggio stupendo. Fatelo anche voi.
Luna
“Io non so che valore monetario attribuiscano alle bambine dalle altre parti, ma nel maggio di quell’anno scoprimmo che qui centocinquantamila dollari – meno il valore della casa con due camere da letto in centro città – sembravano un importo appropriato”.