Gli uccelli e altri racconti

“Poi li vide: i gabbiani, laggiù, cavalcavano le onde. Quel che dapprima aveva creduto essere la cresta bianca dei flutti erano invece gabbiani, centinaia, migliaia, decine di migliaia”.

Questa scrittrice è stata per me una vera scoperta, piacevole e intensa.

La Du Maurier scrive romanzi e racconti intrisi di pathos, da rimanere con il fiato sospeso, degni di essere definiti gotici e di aver ispirato grandi registi come Alfred Hitchcock.

In questa raccolta di racconti ritroviamo ”Gli uccelli”, noto ai più per la grande pellicola del medesimo titolo. All’improvviso, senza motivo apparente, stormi di uccelli di qualsivoglia tipologia, assalgono gli uomini con l’intento di uccidere, senza mezze misure. Anche i più scettici dovranno ricredersi e proteggersi da questi animali assassini.

I successivi racconti, meno noti, non sono meno suggestivi del precedente. Meravigliosa la descrizione del melo, albero che prende le sembianze della moglie defunta, in grado di lasciare un marchio indelebile nella vita del coniuge.

E ancora, sacerdotesse che vivono vite infinite, e la marchesa, e tanti altri protagonisti.

La penna della Du Maurier è vibrante e calda, energica e poco accomodante.
Vale la pena conoscerla più da vicino.
Luna