Il dolce domani

“La vita non è una linea retta tra la nascita e la morte. Studiare, diplomarsi, lavorare, sposarsi, avere figli, vederli crescere, invecchiare è morire. Ero ancora all’interno di quel ciclo ma allo stesso tempo non c’ero più. E mi sembrava così strano”.
Il dolce domani di Banana Yoshimoto
Sayoko é sopravvissuta ad un incidente stradale mentre il suo compagno, che le sedeva a fianco, ha perso la vita lasciandola sola e sofferente.
E non è solo un bastone allo stomaco il motivo che la fa star male, ma é il continuare a vivere dopo la morte del suo amato, un dolore così lancinante da non permetterle di comprendere quale sarà il suo futuro.
La ragazza continua a frequentare i genitori del fidanzato e ad occuparsi delle opere d’arte di quell’uomo che, prima di essere il suo futuro sposo, era un artista pieno di talento e speranze. Continuerà a recarsi allo studio di Kyoto per sistemare opere e affari e, così facendo, manterrà il ricordo dell’artista e del legame che li teneva uniti da tempo.
Ma l’essersi avvicinata alla morte porterà nella vita di Sayoko profonda consapevolezza sulla vita e sul tempo che scorre e che non torna indietro. Stimolerà riflessioni, la porterà a vedere i colori che prima passavano inosservati, le farà comprendere quanto amore prova per i propri genitori e la condurrà in un luogo dove riscoprirà se stessa e la sua autonomia.
Occuperà un appartamento infestato dai fantasmi, converserà con nuovi amici, scoprirà quanto la vita é preziosa, quanto vale la pena di viverla fino in fondo.
Ci sono tante brevi frasi da sottolineare in questo piccolo romanzo scritto dalla Yoshimoto dopo il terremoto e lo tsunami di Fukushima. Un omaggio a chi soffre, a chi ha perso una persona amata, a chi cerca disperatamente di andare avanti con un pensiero felice in testa.
Scivolo nei ricordi di chi amo tanto e che vorrei riabbracciare, immagino di poterlo fare ancora. E mentre sorrido al pensiero di quel viso amato, vi auguro di vivere un nuovo anno di gioia ed energia.
Luna

2 thoughts on “Il dolce domani

  1. Non ho mai amato particolarmente questa autrice, per ignoranza mia, lo ammetto. Da qualche tempo ho un’amica giapponese, con la quale ho avuto modo di imparare a capire la sua (diversissima) cultura e sto rivalutando la Yoshimoto.

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