L’urlo e il furore

urlo e furore
Un romanzo corale, delirante.

Voci confuse si intrecciano alla ricerca di una verità narrante.
Tutto possiede dei sottili risvolti, volti di paura e anime piene di terrore.
La prima: bambino cresciuto, legato ai ricordi che lo riconducono alla sorellina. Voce spezzata dalle illusioni perdute. Campi di grano incolti.
La seconda: ragazzo ossessionato dalla verginità della sorella, emblema dell’onore della famiglia da sostenere e proteggere ad ogni costo. Cuore squarciato da una sofferenza estrema. Suicida.
La terza: uomo crudele, cresciuto contro la sua volontà da un padre ubriacone e una mamma malata. Sarebbe voluto diventare una persona diversa, è irrealizzato. Si appropria di qualcosa non sua che alla fine gli viene rubata. Egoista e morbosamente arrabbiato con il suo sangue.
La quarta: domestica nera. La madre di tutti, testimone del tempo. Modello di donna e famiglia del passato. Voce dei cuori degli altri. Rivelatrice di virtù e di ricordi persi negli anni.
Mancano le parole di lei, dell’eterna Caddy.
Lei come protagonista ha un ruolo dominante: apparire sempre e non parlare mai.
Lei, la dannata.
Procreatrice di disastri, femmina ribelle. Troia per tutti.
Scapperà nel nulla, tornerà per ferire, sparirà di nuovo.
La storia di questa famiglia saprà stupire oltre ogni dubbio iniziale.
Bisognerà oltrepassare la scrittura difficile da concepire, aldilà di una frase interrotta, fuori dal delirio dei protagonisti.
Alla fine, incanta. 
Tra urla e stupore.
Tra grida e tremore.
Luna

Le storie di Arturo Bandini

bandini
Avevo dec
iso di non leggere nulla di John Fante perchè mi era stato raccomandato da un collega lettore presuntuoso ed ostile.

Invece quella ostile ero io. Preoccupata solo di non dar retta ad opinioni dure e pressanti e decisa ad andare oltre ad un consiglio spassionato ed opportuno.
Meno male che mi sono arresa. A braccia aperte.
Ho accolto questi scritti con la gioia nel cuore e la speranza di parole confortevoli.
E ho trovato una famiglia. Una normale, assolutamente ordinaria.
Immigrata in America, italiana nel sangue, lo stivale nel cuore.
Usi e costumi diversi, mentire per dimenticare.
Voci autorevoli, mamme attente e stanche.
Cuori ribelli.
Un aspirante scrittore e i suoi sogni, un po’ infranti e un po’ spietati.
Vite difficili. Amori che fanno la differenza.
La promessa di una vita migliore, senza spine che fanno male, senza serpi nel cuore.
La ricerca complicata della propria strada piena di lacrime e sensi di colpa, seppur piena di desideri e amori incondizionati.
Fanciulli che diventano uomini, mamme che sono donne, donne innamorate e respinte.

In quella piccola stanza umida e fredda, un po’ ho sofferto anch’io.
I bambini che giocano tra di loro, una madre che attende il marito affamato, un uomo disperato che aspetta la primavera.
Il calore dei corpi che si intrecciano, le preghiere sommesse e aggraziate, gli animi duri a morire e a quietarsi.
La speranza che prevale su un mondo che non lascia scampo e crea confusione.
Mi ci voleva proprio un romanzo semplice.
Le sue parole creano grovigli complicati e la sera, seppur malinconica, arriva leggera nel mio cuore.
Luna

Le menzogne della notte

menzogne
Una vera esplosione di emozioni ed incognite.
Dubbi amletici rendono inquietanti pagine e pagine.

E se questo racconto non raccontasse appieno la verità?
Se fosse tutta una menzogna l’immagine che appare ai nostri occhi?
Come smettere di aspettare se il quesito rimane.
Quattro storie. Quattro anime inquiete ed assassine.
Orrori su orrori.
Vite fatte di scelte ed illusioni.
Cuori tormentati da una forte scelta: vivere o morire.

La verità ed in alternativa la gogna.
Un nome che può condizionare le vite degli uomini.
Fratelli che si odiano, donne sedotte ed abbandonate.
Duelli, rapine, omicidi.
Tradimenti, confidenze in attesa della morte.
Atrocemente certo l’esito della notte. 

Nel buio di una cella l’ardore cede il passo alla sconfitta.
La resa dei conti non tarda ad arrivare ma, alla fine, chi davvero si è perso non è la vittima.
Ma il carnefice.
E ciò che sembrava la perdizione di tanti diviene l’incubo finale.
Ma ad attendere l’inferno non è la marmaglia di delinquenti e malfattori.
Il buio stringe la corda ad un atroce destino.
E quello che sembrava il divenire appare il gioco perverso della morte.
Luna

Il peso dei segreti

segretiLe famiglie hanno dell’incredibile, dello splendido e dell’intenso.
Hanno segreti e confessioni mai svelate.
Hanno rancore, amore, tristezza e malinconia.
Vivono la vita addosso condividendola con gli altri.
La scrittura del sol levante cattura ogni singolo attimo di passione.
Le parole scorrono leggere e le paure inconfessabili appaiono piume leggere vibranti nell’aria.
Le storie famigliari sono ricche di intrecci animati e coinvolgenti.
Come se la vita di ogni giorno non bastasse…
Gli animi si scaldano quando si scopre che l’amore della giovinezza è un fuoco assurdo da allontanare seduta stante.
Tutto si schiarisce mentre l’amante di una una vita passata diventa presente, assente e presente ancora una volta.
Il bene non vince contro il male.
Il male ha le sembianze della guerra che non perdona.
La fiamma sconvolgente della bramosia si mescola alle fiamme ardenti di una bomba.
Morte e vita.
Rinascita e paura.
Le anime chiedono la pace, la coscienza solo il perdono.
Mi sento rapita da tale narrazione. Stupita, entusiasta.
Un’esperienza tutta da vivere, un viaggio da scoprire.
Nessuno si salva da solo a questo mondo.
Ma da soli tanto si può capire.
E la voce che viene da dentro a volte può gridare più delle voci urlanti dall’esterno.
Perchè se la pace può davvero arrivare dopo una guerra, la battaglia che intimamente viviamo da sempre può trovare ristoro soltanto nell’intimo, nel privato.
Né vincitori né vinti.
Nient’altro che combattenti.
Ognuno con la propria bandiera.
Tutti sotto la stessa stella.
E l’eterna voglia di vivere ancora.
Luna

La cena

cenaSensazionale. Senza ombra di dubbio.
Ispira tanta rabbia e delusione. Poi alla fine ho capito… siamo tutti pazzi!

Una famiglia tra le tante, “normale”.
Una bella cena fuori, un locale alla moda che richiede disinvoltura e stile.
Due fratelli e le rispettive mogli.
Un pasto formale. Portate deliziose e poco generose.
Chiacchiericcio isterico e disinteressato. Ideale per evitare l’argomento davvero importante: i propri figli.
Cosa avranno mai combinato?
Ma via, roba di poco conto. Scherzavano, è stato un incidente. Non volevano fare del male a nessuno. E poi alla fine.. mica è grave uccidere una senzatetto! Cosa vorrà mai dire in una società che va avanti e non risparmia nessuno!
E in clima di violenza e disperazione il personaggio che mi fa davvero paura è lei… Claire.
Donna pericolosa.  Capace di tutto pur di difendere la propria famiglia.
Che detta così la cosa sembrerebbe un pregio, ma nasconde dentro un mostro pronto ad attaccare chiunque possa solo minacciare la serenità della propria vita.
Mi sono fatta mille domande dopo aver terminato la lettura di questo romanzo, più che mai reale e moderno. E io al loro posto, che farei?
Quanto sarebbe importante per me la vita degli altri? Quanto l’impunità di mio figlio?
Cosa sarei disposta a perdere? La felicità del mio nido o la propria coscienza?
E se tutto potesse davvero tacere… un segreto così.. si potrebbe mantenere per tutta una vita?
Sono sicura, dentro la mia anima brucerebbe.
E la mente, contorta invocherebbe il silenzio.
Taci. Taci.
Luna

Bussole in cerca di sorrisi perduti

bussoleEspinosa è un grande.
Un grande dei nostri tempi.

Se mi fermo a pensare per un attimo cosa non mi piace dei suoi libri la risposta è: NIENTE!
Il racconto non è mai incentrato su una sola anima.
Lì gli esseri ruotano in un turbine di parole ed eventi che si logorano nel tempo.
Poi tutto sfuma. Rimane l’immenso.
La morte di una persona cara porta con se’ il dolore e l’angoscia.
Ci lascia inermi, vuoti e stanchi.
L’anima del racconto…RICOMINCIARE.
Perchè, a volte, l’inizio di qualcosa, parte proprio da quello che ci siamo lasciati dietro.
Una promessa. Un ricordo.
Il passato non può essere cancellato.
“Noi siamo la somma dei nostri traumi infantili”.
Accettare che i genitori sono anime sperdute, come la nostra, è un passo che porta alla verità.
E ci porta a capire che noi siamo quello che siamo.
Che la vita può portarci ancora cose belle.
E che esiste qualcosa di molto importante, dentro ognuno di noi.
Celato nelle membra più nascoste e oscure.
Il perdono.
Luna