La controvita

la contrvita
Roth è un autore straordinario.

Apro la pagina di un suo romanzo e subito rammento il perchè del mio amore sfrenato per lui: scrive da Dio.
Lo scrittore che trovo nei suoi libri è quello che più adoro e che c’è sempre, non mi delude mai.
Questa storia non è delle più semplici, ma vale la pena di essere letta.
C’è dentro la storia dell’umanità, un bel pezzo di storia.
Guerre per riconoscersi razza a parte, superiorità raffinate nel tempo, antichi retaggi, pensieri di sempre.
Giudaismo, cristianità.
Essere uomini dovrebbe essere abbastanza, invece non è mai sufficiente.
L’umanità ha bisogno di conferme, di parole di incoraggiamento, di menti moderne.
Invece a parlare è sempre il passato, una cultura che non va avanti, lotte interminabili fatte di paure, soffocamenti continui di uguaglianza.
Popoli oppressi e che opprimono.
Anime sopraffatte che, quando riescono, sopraffanno gli altri.
Storie raccontate dai poeti, versi che si tramandano.
Quando finirà questa guerra dell’assurdo?
Quando si invocherà il vero senso di umanità?
Quando ne sarà apprezzato il significato?
Il pensiero vola sulle pagine diverse di capitoli indipendenti l’uno dall’altro.
Il mio scrittore preferito resta sempre lui.
Che sa stare fuori e dentro le storie che racconta.
Mi piace quando lui diventa la storia.
E quando fa la storia.
Luna

La macchia umana

macchia
Roth è un gigante della letteratura.
E lo sono anche i suoi personaggi.
Non mi nascondo nel dire che è il mio primo Roth e l’ho trovato stupendo.
Stupenda la similitudine tra gli orologi fermi e la morte del genitore, del padre.
Il protagonista, Coleman, ne affronta di ostacoli durante tutta la sua vita, dovrebbe farmi rabbia per come l’ha vissuta e invece mi appare un leone in gabbia.
Nasconde un grande segreto, di quelli che impediscono di condurre un’esistenza felice, di quelli che ti fanno morire dentro.
Eppure lui non muore, afferra la sua vita come un affamato afferra un tozzo di pane e la morde più che può, come può.
Tutti i personaggi di Roth hanno un vuoto dentro, tutti nascondono qualcosa.
In molti appare evidente, in altri è ben celata.
Li adoro tutti.
Il superstite di guerra è quello che più ti entra dentro, e ti fa male.
Vorresti invocare giustizia e farlo ammazzare, ma gridi pietà e lo perdoni.
Le parole di Roth sono acqua gelida e fuoco aperto.
Sono furia incontrollata e vita imperfetta.
Sono anime disperate, amore non protetto, pugni che fanno male.
Lo adoro, lo amo perdutamente.
Regalatevi momenti felici, leggete Roth.
Luna