Immaginate una persona che scrive con difficoltà facendo tanti errori.
Pensate ad una storia semplice e non proprio travolgente.
Scoprite un finale inaspettato ed insolito.
Ecco, il libro è tutto questo. Decisamente disarmante.
Mi sono approcciata al racconto con molta curiosità, non ho sfogliato le pagine in libreria come invece faccio sempre….
Tornata a casa la scrittura si apre verso frasi composte da parole spontanee, scarse di punteggiatura.
La storia lineare e scorrevole. Una famiglia di contadini. Quattro sorelle.
Mary è la più piccola, i capelli color del latte e una gamba più corta dell’altra.
Una giovane esistenza piena di violenza. Le barbarie del padre, una madre assente, la dura vita dei campi.
Quando il parroco decide di chiamare a sé la ragazza per un aiuto in casa, per Mary si aprono nuove prospettive e l’idea di una vita migliore. La fanciulla non può certo sapere che quello è l’inizio di un cammino che le porterà tormento e delusione.
I personaggi vengono descritti in maniera accurata e attenta dalla voce narrante che è proprio quella della stessa Mary.
La protagonista racconta la verità su una vicenda che la vedrà vittima e carnefice allo stesso tempo, mettendo in luce il bisogno di tenerezza e il senso di colpa che possono nascere dai desideri più profondi dell’anima.
Imparare a leggere e a scrivere diventano per lei delle vere priorità. Riuscirà a sopportare minacce e tensioni pur di ottenere quella che lei chiama libertà.
Qualcosa che dovrà pagare a caro prezzo.
Questo libro mi ha un pò lasciato l’amaro in bocca.. come se mi aspettassi qualcosa di diverso, qualcosa che mi è mancato…
Magari perché non si tratta del solito thriller mozzafiato.
Forse perché la storia è così semplice e misurata da sembrare banale.
Ma niente può portarmi a dire questo. Proprio nulla.
Si, forse non è la storia più moderna e coinvolgente che io abbia letto.
Forse non ci sono personaggi indimenticabili che ti toccano il cuore.
Ma è davvero il ritratto perfetto di una vita vissuta tra lavori faticosi e uomini crudeli.
La vita che si viveva quando i padri erano i padroni dei loro figli.
Quando la prole era utile solo per il lavoro che poteva realizzare.
Quando le donne contavano niente ed “ubbidire” era la sola cosa buona che potevano fare.
Non si racconta di una giovane donna che si è ribellata a tutto questo.
Mary ha sempre seguito le regole. Fino alla fine.
Le sue parole giungono da un luogo lontano… dove non splende più il sole.. dove la sua fattoria ormai è un ricordo perduto…
Un luogo dove il pianto del suo bimbo è soffocato dal silenzio della propria voce.
Nell’attesa del giorno che verrà. L’ultimo.
Luna
Ciao Luna! Non avevo ancora sentito parlare di questo libro e dell’autore. In effetti il titolo è particolare, ma la storia sembra abbastanza triste. Devo dire che non mi attira molto. (ps. Ho comprato il libro di Julie Otsuka che hai recensito anche tu poco tempo fa….ti farò sapere!)
Fammi sapere assolutamente cara amica!
Dalla trama deduco sia un libro triste e per il momento non fa per me, però lo terrò presente.
Ciao a presto 🙂
Si si è un pò triste….. baci! Luna
Sembra interessante,ma in questo periodo mi sto dando alle riletture di libri che ho letto quasi 20 anni fa ,ed è come se non li avessi mai letti per cui risparmio di andare in libreria!
Baciiiiiii
Bella idea la tua… mia madre fa così e mi dice che nei libri già letti trova sempre qualcosa di nuovo. Baci. Luna
Ti lascio un caro saluto di Buona Pasqua
In questo periodo leggo poco, ma apprezzo sempre
la tua bravura e impegno
Felice giornata
Senty
Auguroni a te tesoro.. un bacio. Luna
Questo libro è un racconto che prende spunto da una realtà contadina. Una realtà in un certo modo condivisa ..
L’accettazione di un modo di vivere, non c’erano alternative. Purtroppo.
Ho letto molte storie simili.
Fanno soffrire queste storie…perchè scatenano quel senso di “giustizia” inappagato sino alla fine.
In fondo non c’è fine in questa storia ma accettazione, un attesa di percorso di vita quasi obbligatorio..
Un abbraccio e un augurio di buone festività
.marta
Dolcissima Marta, un abbraccio grande grande e auguri anche a te!!! Luna
Grazie!
Ciao… 🙂
🙂
Che bella recensione, complimenti, mi hai fatto venire la voglia di leggerlo, se non altro per vedere se quell’amaro in bocca rimane pure a me.
Peccato non ci siamo conosciuti prima, con un’amica blogger per due anni abbiamo pubblicato un Magazine con un blog, The Best Magazine, che trovi nel mio blog, con la collaborazione di una quarantina di amici blogger e la recensione dei libri era un appuntamento abituale.
Evvabè, nel caso si riprendesse, ma al momento mi sembra improbabile, potresti essere dei nostri e chissà, non bisogna dire mai mai. 🙂
Bello Arthur!!! Grazie delle tue parole e un bacio! Luna
Ciao cara Luna ora comincio a sentirmi in colpa.. da te non mi vengono mai gli aggiornamenti.. non è la mia ignoranza di non passare da te, ma ora mi discrivo qui, e poi mi riescrivo nuovamente con la speranza che i tuoi aggiornamenti mi arrivano… scusa ancora ma qui a WP a volte le cose non vanno tanto bene.. ti abbraccio abbi un sereno giovedi santo con amicizia Pif
Questo libro dovrebbe essere sicuramente interessante, peccato che in questo periodo non trovo il tempo ad leggere.. ecco mi sono nuovamente sottoscritta… porta pazienza con me 😉
Se hai tempo leggilo! Un bacio grande e non preoccuparti! Luna
Forse nel prossimo autunno e inverno 😉 ho ancora 5 libri da finire …
Cara Pif non preoccuparti, io cmq quando scrivo qualcosa di nuovo ti avviso..
Ci tengo al tuo passaggio. Un bacio. Luna
Ti ringrazio di cuore 😉
non conosco questo libro ma da ciò che hai scritto lo trovo interessante….un bacio
Baci a te tesoro!
tanto libri raccontano la dura condizione femminile del periodo, e penso da come l’hai descritto questo non sia da meno
Si infatti…
Baci Giorgio.
Luna
non conoscevo il libro ma la normalità di queste storie, purtroppo, è la normalità di un presente che continua a ripetersi, sempre uguale, all’interno delle mura delle case, forse in una forma diversa e probabilmente cambiata con l’evoluzione della società ma, basta una sola di queste storie, una sola, per inorridirsi e probabilmente piangere… Non riesco a capire quando cambierà il mondo !
Forse mai… ma spero di stupirmi sempre leggendo certe storie..
Grazie del tuo prezioso passaggio!
Luna
figurati !!
Sempre interessanti i libri che ci segnali.
Buona Pasqua cara Luna, per te e i tuoi cari ♥ ti abbraccio!
Buona Pasqua amica!!!
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Nessuna distanza e niente nel
creato potrà separarci dall’amore di Dio.
Perché tu possa sentire la Sua
onnipotente presenza in ogni momento della
tua vita Buona Pasqua con forte abbraccio 😉
❀ Da Carmela ❀
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Tanti auguri a te Carmela!
buona pasquetta carissima luna
Buon rientro bellaaaaaaaaaaa
Ciao Luna! C’è un piccolo regalino di Pasquetta per te!
Un bacio! 🙂
Grazie dolcezza!!!!
Adesso passo da te a risponderti!!!
il tuo blog è tutto da scoprire, complimenti! 🙂
Ma grazie! Vienimi a trovare allora!
Ti aspetto!!!
caspita, che storia triste… povera ragazza, che brutta storia
Molto triste.. baci! Luna
Eppure, nonostante l’amaro in bocca che dici ti ha lasciato, ne fai un resoconto che invoglia alla lettura. Forse questi libri che raccontano realtà così crude vanno letti per non dimenticare ciò che è stato, affinchè non si ripeta.
Ciao!
Ciao gioia, mi mancava il tuo passaggio!
Storia triste, ma buon libro..
Ti mando un bacio grande. Luna
interessante il blog con spunti da leggere….e anche recensiti 🙂
ciao Pan
Ti aspetto allora!
Un bacio Pan!
Un libro che sa di tragedia finale… La cosa straordinaria che si svela “sfogliando” il tuo blog è che non ami un particolar genere (o magari si) o un particolare autore (o magari si), ma semplicemente ami entrare nella “realtà” strabiliante che solo un libro può regalare. Complimenti.
Sono versatile, appunto!
Ho meritato davvero quel premio!
Ciao! Vorrei solo dire un grazie enorme per le informazioni che avete condiviso in questo blog! Di sicur diverr un vostro fa accanito!
Bene!!!!!
Sono davvero felice di questo!!!
Vedo molti commenti, ma mi pare che nessuno dei tuoi lettori abbia poi letto il libro ed è un vero peccato.
Per certo è un testo che esce dagli schemi tradizionali, soprattutto per come Mary, la protagonista e voce narrante, ci presenta la sua storia, semplice ma non banale. Ha ragione Valeria Parrella a definirlo «unico», aggiungendo «Non ho mai letto niente di simile e non è ripetibile».
E’ riduttivo, penso, inquadrarlo semplicemente come un ritratto della vita di altri tempi quando la prole era utile solo per il lavoro che poteva realizzare e quando le donne contavano niente ed “ubbidire” era la sola cosa buona che potevano fare.
E non è vero che si racconti di una giovane donna che non si è mai ribellata a tutto questo e ha sempre seguito le regole. Il finale è ben altro.
Come spesso accade, però, i libri sono vissuti da ognuno di noi in modo diverso. Per me, nella sua semplicità, è uno dei più bei libri mai letti.
Ne ho parlato anch’io sul mio blog e ti ringrazio per il tuo commento.
Io l’ho apprezzato, ma per me i libri veramente indimenticabili sono altri.
Chiaramente è difficile in poche parole descrivere una storia e poi in genere io non lo faccio. I miei scritti non sono recensioni, ma il modo in cui io vedo le cose.
Cmq si, sicuramente ognuno interpreta i libri a modo suo.E ogni mondo è diverso e bello.
A presto.
Luna
Sì, certo. Complimenti, comunque, per le tue recensioni.
Grazie.. anche il tuo blog è molto interessante. Farò un salto!
sono venuta a trovarti qui Luna, visto che avevo già letto il tuo ultimo post.
attendo il prossimo, ciao cara a presto.
Ludmilla
Sei un tesoro. A presto!