IL veleno dell’oleandro

oleandroAll’inizio solo confusione.
Una miriade di nomi e volti senza un’immagine ben definita e chiara.

Luoghi descritti magistralmente.
La bella Sicilia si apre davanti ai nostri occhi.

Fantasia e realtà.
Storia interessante, trama misteriosa ed elegante.
Parole leggere ed enigmatiche.
Stiamo come ad ascoltare le parole di una donna ed un uomo… essi si alternano nel racconto e ci fanno partecipi di una realtà tutta da scoprire e capire.
E magicamente è come se ci trovassimo lì… una grande villa, una famiglia non proprio unita, una donna consapevole ed ignara.
I personaggi cominciano ad avere forma dentro una storia che appare semplice, ma che nasconde una realtà viva ed unica.
Tutti i tabù cadono di fronte ad una voce che narra la propria vita “oltre le righe”, una vita piena di errori e di forti emozioni.
Compromessi, delusioni, paure…
Storie d’amore che si intrecciano. Vizi che prendono luce dinanzi la voglia di verità e chiarezza.
Pietre magiche che prima si nascondono e poi tornano a brillare.
Montagne che celano il peccato di chi vuole vivere per sempre il piacere dell’esistenza.
Non voglio rivelare nessuno dei misteri che cela questo libro ricco di passione e vergogna.
Sarebbe inutile.
Ogni cosa è concatenata ad un’altra che trascina ancora altre storie e menzogne.
Non si può parlare di Bede senza dire di Anna… o di Tommaso senza Mara.
Due corpi verso un’unico destino… il silenzio e la morte.
Potrebbe presentarsi come un giallo, ma in realtà,  fin da subito il racconto si apre verso il cammino di due esistenze schiacciate, inevitabilmente dal peso della vita.
E la verità…svelata sollo alla fine.
Bisogna leggere fin l’ultima parole per capire…
Ed in un attimo i pensieri vengono travolti dalla certezza del presagio.
E come spesso succede nella vita, bisogna accettare le scelte degli altri.
Continuando ad andare avanti.
Luna