Il vecchio e il mare

vecchioUn pesce così non lo aveva mai pescato.
Che fortuna! Finalmente, dopo tanto tempo.

Ottantaquattro giorni per l’esattezza!
Pesante. Grosso. Sodo.
Un pesce in piena regola.
E che fatica trascinarlo dietro, incatenato a quella piccola barca.

Finalmente il mare non è più un nemico. 
Tutto questo viene racchiuso nelle poche pagine di un libro che riesce ad acchiappare ogni più piccolo movimento ed esaltazione.
Sembra poca roba, ma non è di certo così.
Da sempre si pensa che l’uomo giochi un’eterna lotta con la natura che gli è ostile.
Crudelmente cattiva.
Questo scritto dimostra che non è così. Almeno non sempre.
Il buon Santiago ci parla con le sue prede. Gli chiede perdono per l’orrenda morte che gli procura.
Mi porta a capire il senso di tutto. Un grande rispetto per le creature e un’enorme dignità.
La sconfitta è inevitabile. Inesorabile e lenta.
Prende la forma del pescecane, ma conserva dentro di se’ tutto il fascino della lotta e delle ferite fredde e silenziose.
Un monito per la mente. Una forza per il domani.
E se pensate che il vecchio si arrenda.. bhe, allora non lo conoscete davvero.
Luna

1019 abbracci e carezze a voi che non riesco a toccare con le mie mani, ma solo con le mie parole.

121 thoughts on “Il vecchio e il mare

  1. Letto e molto apprezzato! Hemingway era uno “di spessore”…e amava i gatti!
    Sono, invece, alla ricerca di un bel libro di qualche scrittore francese, vuoi aiutarmi nella scelta?

  2. Buon pomeriggio, dolce Luna! 🙂
    Ho letto il libro di Hemingway nella collana Evergreen che uscì in edicola almeno quindici anni fa, insieme a L’isola di Arturo, di Elsa Morante, ma non mi ha lasciato un buon ricordo; credo di averlo trovato abbastanza noioso.
    Invece, vari anni dopo, ho voluto iniziare il romanzo della Morante. Beh, dopo una paina e mezzo, lo avevo riposto in libreria. 🙂
    Tu come stai?
    Ti auguro un felice pomeriggio.
    Baci
    Luca

  3. L’ho letto tanti anni fa, e lo ricordo come uno dei libri più brutti e noiosi mai letti (vedi un po’ come siamo diversi!)
    PS: Hemingway amante degli animali? Come cacciatore nei safari era famoso per la sua specialità di colpire anche dieci volte una gazzella, facendola letteralmente a brandelli, senza riuscire a finirla…

  4. cara amica! noooooooo!! il vecchio e il mare !!!uno dei libri che odio di più!!!!! forse perché l’ho letto in adolescenza e costretta dall’insegnante di italiano!! ma tu sei così brava a fare le recensioni che mi hai fatto venire un dubbio….forse devo rileggerlo! ciao!

  5. Cara amica è sempre un piacere leggere le tue parole. Non ho ancora letto nulla di Hemingway o meglio, non integralmente (solo alcuni passi delle sue opere quando all’università studiavo letteratura americana). Dovrò rimediare! Ricambio l’abbraccio con affetto ❤

  6. eccomi qua! come promesso adesso mi faccio un giretto per il tuo bel blog!! e comunque anche se ti avevo promesso che avrei riletto questo libro ancora non ce l’ho fatta!!!! ma provvederò! ciao! buona domenica!

  7. Per Hemingwai mi son messo a girare la mia biblioteca (una donazione poi l’ho riempita di libri in promozione) e come una giostra ho cercato che ci fosse il cavalluccio, ma non c’era!! Per leggerlo devo cercarlo da un altro giostraio! Il film a volte non sprona a leggere il libro per chi è curioso di scoprire i fatti, mentre chi è un acuto osservatore, analista, magari ne vuole cogliere letture o interpretazioni diverse, può dargli stimoli. Mi pare che prevalgono i favorevoli per il libro, certo la vita degli scrittori spesso non è da esempio ma ci si innamora del sogno che creano e non del loro vivere. Al momento sto leggendo l’Atelier dei miracoli della francese Valerie Tong Cuong ed è , finora, godibile. Assisi, più volte stato e poi abbiamo Radio Subasio. Son finito sul commerciale….W Rai 3!

  8. Grazie Luna per i tuoi abbracci e l’affetto che
    che dimostri a tutti noi.Invece del libro ho visto
    il film e allepoca mi e’piaciuto molto perche’
    molto intenso un continuo contatto fra lui e il mare e la forza di saper aspettare……una sfida
    di resistenza.Brava come sempre,un grande abbraccio carissima Luna.Caterina

  9. L’ho letto moltissimi anni fa. Un libro meraviglioso. E’ la lotta dell’uomo con la natura, ma anche con se stesso. Hemingway lascia l’impronta della sua personalità.
    Hai visto il film? Ne vale la pena.

  10. cara luna, grazie del brano di e.h., autore che amo molto. mi ha colpito una tua risposta qui, in cui consigli la lettura di camus, che è invece così diverso dal “nostro”. ma ovviamente la complessità di preferenze in tema di scrittura è sempre una ricchezza. grazie anche per il passaggio sul nostro blog che, come avrai visto, è in fase di rodaggio. continueremo a seguirti con piacere. a presto.

  11. Secondo me, non il miglior Hemingway. Ho riletto invece di recente Fiesta, che non avevo apprezzato a suo tempo e che mi ha sorpreso. Molto più autentico e fresco, con un personaggio femminile indimenticabile, Brett Ashley. Se Hemingway avesse continuato su questa linea (che è anche quella dei 49 racconti), anziché puntare al drammone sentimentale (Addio alle armi) o all’opera volutamente e programmaticamente letteraria, forse la sua carriera letteraria sarebbe stata meno brillante, ma ci sarebbe stato risparmiato il mito Hemingway, l’Hemingway di maniera.

    • Non conosco “Fiesta”, ma adesso andrò a curiosare.
      Guido, è un piacere averti qui!
      Che ne dici di fare un salto da “Pantera” e lasciarmi il tuo parere su Benni???
      Baci!

  12. Penso che tutti coloro che vivano e lavorano a diretto contatto con la natura, che siano pescatori, contadini o allevatori, abbiano un grande rispetto per la fauna e la flora che li circonda, sembra banale, ma spesso si pensa che siano degli sfruttaori della natura perchè attraverso essa vivono e ci fanno vivere e invece credo che da essi noi cittadini avremmo da imparare a rispettare e amare il nostro pianeta. Grazie per lo spunto di riflessione che mi hai regalato. Kiss

  13. Molto bello, complimenti.
    Un libro che ho sempre voluto leggere, ma di cui ancora non ho avuto il piacere. Me lo ha suggerito anche il buon Coelho nell’Alchimista.

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